DIELS, Otto
Chimico, nato ad Amburgo il 23 gennaio 1876, morto a Kiel il 7 marzo 1954. Laureatosi in chimica a Berlino, fu assistente di E. Fischer; quindi fu nominato professore di chimica all'università di Kiel (1916) e mantenne tale carica finché non raggiunse i limiti d'età (1948).
Il D. cominciò ad acquistare rinomanza internazionale fin dal 1906, quando, in collaborazione con B. Wolf, presentò, al Congresso di chimica applicata tenutosi a Roma, una nota sulla decomposizione dell'estere dietilico dell'acido malonico che conduce alla formazione di un sottossido di carbonio, di formula C2O3. Insieme con K. Alder, suo assistente e attualmente professore a Kiel, ideò il metodo di sintesi basato sulle cosidette "reazioni dieniche" la cui applicazione si è largamente diffusa in chimica organica sia nel settore della ricerca pura (ad esempio per lo studio della costituzione di varî composti) sia nel campo industriale (fabbricazione di sostanze coloranti, di materie plastiche, di prodotti farmaceutici, ecc.). Oltre ai lavori fondamentali sul predetto metodo di sintesi, D. ha svolto una notevole mole di ricerche in altri settori della chimica organica: si ricordano, tra l'altro, i risultati da lui conseguiti sugli steroli che hanno portato ad identificare l'idrocarburo "base" (C18H16) da cui questa classe di composti si può considerare derivata: a tale idrocarburo è stato dato appunto, in suo onore, il nome di "drocarburo di Diels". Altre importanti ricerche del D. sono quella sull'inosite, sugli α-dichetoni e derivati, su alcune reazioni degli acidi azo- e idrazocarbonici, ecc. È anche autore di un rinomato trattato di chimica organica (Einführung in die Organische Chemie, Lipsia 1907) che ha avuto numerose edizioni.
Per tale complesso di lavori e in particolare per le fondamentali ricerche sulle sintesi dieniche il Diels ha ricevuto nel 1950 il premio Nobel per la chimica, che ha condiviso con K. Alder.
Bibl.: La Chimica e l'Industria, XXXII (1950), pp. 582, 606, 618; Kürschers Deutscher Gelehrten-Kalender, Berlino 1950, p. 338.