BARDUCCI, Ottavante
Nato a Firenze e vissuto nel sec. XV, fu mercante e poeta. Non si hanno notizie precise sulla sua biografia. Compose graziosi sonetti d'amore, spesso in polemica o in dialogo con altri amici, nei quali prevalgono i "bisticci" e gli accenti scherzosi, e in cui si ritrova evidente, sia pure con intonazione più superfici;ale, la imitazione delle tenzoni burlesche tra Dante e Forese Donati. Impostate sul gusto dei facili amori, allegramente cantati e presto dimenticati, le composizioni poetiche del B. rivelano una personalità umana assai semplice e una esile vena poetica. Egli non trascurava comunque per la poesia i suoi affari di mercante, cui, anzi, usava mescolarla volentieri.
Si conserva una sua curiosa poesia, in cui rispondeva da Bruges a una richiesta di panni, rivoltagli pure in versi dal conte Pier Nofri di Montedoglio, e in cui descriveva, magnificandola, la splendida qualità della sua mercanzia. Da un'altra sua corrispondenza, irta di scherzi e bisticci, con Giovanni Frescobaldi (altro poeta del suo stesso stampo, che scrisse un sonetto di pratici insegnamenti per i mercanti italiani che andavano in Inghilterra) si ha notizia di una controversia che il B. ebbe nel dicembre del 1468 con Piero Bandini. Parecchie poesie del B. illustrano i suoi viaggi di affari e, tra esse, è notevole quel sonetto burlesco sul tema delle "cattive cene" (pubblicato per intero da F. Flamini, La lirica toscana, p. 546, n. 1), che comincia "Io son nel fondo della magna altezza", nel quale egli allude a una caratteristica del suo fisico, "l'antica mia magrezza", e che ha un particolare interesse biografico. Sono anche noti i suoi "bisticci" con Antonio da Volterra e la sua risposta a una poesia di Giovanni Frescobaldi, che l'aveva così apostrofato: "Ottavante, otto venti han sempre vinto". Le sue composizioni poetiche, interessanti soprattutto per la storia del costume del suo tempo e del suo ambiente, sono conservate m gran parte a Firenze, fra i manoscritti della Riccardiana e della Laurenziana.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, GIi Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, p. 343; F. FIqm*ni, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, in Annali d. R. Scuola Normale sup. di Pisa, XIV (1891), pp. 472 s., 544 ss., 643 S.