OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765)
I recenti numerosi progressi nel campo otorinolaringoiatrico sono stati in gran parte facilitati dalla penicillina, che ha ridotto al minimo le complicanze postoperatorie. Così, la laringectomia per tumori maligni è potuta divenire dominio di ogni buon laringologo: le tecniche di C. Pèrier, Gluck-S. T. Soerensen, G. Tapia, A. Réthi, G. Portmann, ecc., conducono a risultati definitivi senza più lamentare i facili laringostomi postoperatorî. I metodi di A. Hautant, I. Ramadier, S. Citelli, I. Lempert, ecc. hanno debellato le osteiti della rocca petrosa (petrositi). La diffusione di un'esatta tecnica di tonsillectomia ha contribuito alla guarigione delle affezioni "focali" (nefriti, cardiopatie, reumatismi, ecc.). La scoperta delle atomizzazioni per "aerosol" di sostanze terapeutiche offre nuove risorse e trova una nuova via di assorbimento dei farmaci: penicillina, streptomicina (nella tubercolosi laringea), antiasmatici, coagulanti (nelle emoftoe), ecc. Enormi progressi diagnostici e terapeutici si sono avuti anche nel campo delle affezioni dell'esofago e dei bronchi. La chirurgia dell'orecchio interno ha segnato recentemente grandi progressi: già da oltre quaranta anni R. Lake, I. Jenkins, I. H. Jones avevano tentato la cura della vertigine con la distruzione del labirinto; M. Lannois e Jaboulay (1901) tentarono la sezione dell'VIII nervo nelle vertigini ribelli seguendo, per l'aggressione del nervo, la faccia superiore della rocca; da circa un decennio W.P. Dandy segue invece la via occipitale, più semplice e meno rischiosa; M. Aubry e M. Ombrédanne attuano la sezione della sola branca vestibolare dell'VIII quando no1i vi è sordità. Si giunge quindi ai brillanti risultati con la neurochirurgia sull'VIII nervo nella terapia delle vertigini e dei rumori nelle forme di Ménière, nelle aracnoiditi cistiche e adesive e nei tumori dell'acustico. La pmgnosi delle otospongiosi è ora cambiata mediante le nuove conquiste chirurgiche. I primi tentativi di apertura del labirinto per migliorare l'udito furono di Kessel (1886), Passow (1897), R. Barany (1914), I. Holmgren (1917); però il miglioramento acustico era di breve durata. G. Sourdille (1935) riesce ad applicare un lembo timpano-meatale sulla fistola labirintica e a mantenere così il miglioramento iniziale il Lempert (1938) semplifica la tecnica del Sourdille e attua la "fenestrazione labirintica" in un solo tempo. A questa conquista della tecnica della chirurgia della sordità hanno portato ulteriori perfezionamenti G. E Shambaugh jr. (1940), che applica una corrente detersiva durante la fenestrazione, e M. Aubry (1941), che pratica l'intervento per via epitimpanica senza aprire l'aditus ad antrum.
Bibl.: Trattati: P. Caliceti, Trattato di chirurgia otorinolaringologica, Bologna 1941: id., Trattato di patologia e clinica otorinolaringogica, Bologna 1948; S. Citelli, Trattato di Otorinolaringoiatria, Torino 1947; M. Aubry, Chirurgie de l'oreille, du nez, du pharynx et du larynx, Parigi 1949; M. Aubry e C. Freidel, Chirurgie de la face, Parigi 1942; G. Portmann, Les Mastoidites, Parigi 1935; G. Canuyt, Les Maladies du pharynx, Parigi 1936; J. Terracol, Les Maladies des fosses nasales, Parigi 1936; G. Portmann e H. Retrouvey, Les Voies aériennes et la tuberculose, Parigi 1936; M. Sourdille, L'otospongiose, Parigi 1948; J. Terracol, Les Maladies de l'oesophage, Parigi 1938; G. Canuyt, Les Maladies du larynx, Parigi 1939; G. Laurens, Précis d'Oto-Rhino-Laryngologie, Parigi 1940; S.L. Polyak, G. McHugh, D.K. Judd, THe Human Ear in Anatomical transparences, New York 1946. Periodici: Marginalia Otolaryngologica, Firenze; Transactions American Academy of Ophthalmology and Otolaryngology, Rochester, Minn.; The Eye, Ear, Nose and Throat Monthly, Chicago; Revista Brasileira de Oto-Rino-Laringologia, S. Paolo; Practica Oto-Rhino-Laring, Basilea; Svenska Läkartidningen, Stoccolma; Acta Oto-Rhino-Laryng. Belgica, Bruxelles.