OTLOHNE di S. Emmeramo
Monaco benedettino, nato verso il 1010 nella diocesi di Frisinga, morto a S. Emmeramo, verso il 1070. Ricevette la prima istruzione nel chiostro di Tegernsee, quindi passò a Hersfeld (1024). Dopo essere stato presso il vescovo Meginhard di Würzburg, passò nel monastero di S. Emmeramo (Ratisbona). In seguito a visioni ammonitrici chiese ed ottenne nel 1032 di entrarvi come monaco e con l'ufficio di maestro. Si volse tutto agli studî sacri e raggiunse il grado di decano, ma poi, implicatosi nelle contese giurisdizionali tra il chiostro e il vescovato di Ratisbona, si trasferì a Fulda. Per sollecitazione degli antichi confratelli, dopo un soggiorno d'un anno nel monastero di Amorbach ritornò nel 1067 a S. Emmeramo.
Scrisse un poema De doctrina spirituali, il dialogo De tribus quaestionibus, un Liber visionum e un Liber de temptationibus d' interesse autobiografico, una grande raccolta di sentenze intitolata Proverbia, la Translatio S. Dionysii a sostegno della leggenda del rapimento a S. Emmeramo delle reliquie di S. Dionigi Areopagita, e inoltre: Libellus manualis, Quomodo legendum sit in rebus visibilibus, Oratio teutonice, e le vite Bonifatii, Wolfkangi, S. Altonis, S. Nicolai, S. Magni.
Ediz. e bibl.: Opere complete in Migne, Patr. Lat., CXLVI, coll. 29-434. Cfr.: M. Manitius, Gesch. d. lat. Liter. des Mittelalt., II, Monaco 1923, pagine 83-103.