Scrittore argentino (Mar del Plata 1943 - Buenos Aires 1997). Giornalista, esordì nel 1973 col romanzo Triste, solitario y final (trad. it. 1975), ironico omaggio al cinema americano e al romanzo giallo. Esule in Francia (1976-83), denunciò l'oppressione della dittatura argentina nelle storie realistico-grottesche di No habrá más penas ni olvido (1979; trad. it. 1979) e Cuarteles de invierno (1981; trad. it. 1981). Una più brillante comicità caratterizza i successivi A sus plantas rendido un león (1986; trad. it. La resa del leone, 1988) e Una sombra ya pronto serás (1991; trad. it. 1991), romanzi politico-avventurosi a sfondo internazionale. Ha raccolto i suoi articoli in Artistas locos y criminales (1983; trad. it. 1986) e rievocato la sua passione per il calcio in Cuentos de los años felices (1994; trad. it. Pensare con i piedi, 1995). Tra le ultime opere hanno riscosso particolare consenso il romanzo La hora sin sombra (1995; trad. it. 1996), di cui è protagonista la figura paterna che ritorna anche in molti racconti della raccolta Piratas, fantasmas y dinosaurios (1996; trad. it. 1998). Al tema prediletto del calcio s'ispirano i diciannove racconti riuniti, con l'inedito che dà il titolo al volume, in Memorias del Míster Peregrino Fernández y otros relatos de fútbol (a cura di P. Collo, post. 1998; trad. it. Fútbol: storie di calcio, 1998).