OSTROWSKI
. Famiglia polacca che ha avuto importanza politica verso la fine del sec. XVIII e nella prima metà del sec. XIX. Fra i suoi rappresentanti più eminenti, Tommaso (1735-1817) fu vicetesoriere (podskarbi nadworny) dell'ultimo re polacco Stanislao Augusto. Si distinse nella vita politica del principato di Varsavia, quale voivoda e dal 1811 presidente del Senato. I suoi figli Antoni e Władysław emersero durante il regno polacco istituito dal Congresso di Vienna (1815-1830). Antoni (1782-1845) fu membro del senato e durante l'insurrezione del 1830-31 comandante della guardia nazionale di Varsavia. Suo figlio Krystyn (1811-1882) prese parte all'insurrezione e svolse poi, all'emigrazione in Francia, una fervida attività letteraria e politica a difesa della ricostituzione della Polonia. Ebbe parte attiva a Berlino e a Cracovia nei moti del 1848 e durante la guerra di Crimea. Una raccolta dei suoi articoli, scritti e proclami politici degli anni 1833-1874 uscì in tre volumi col titolo di Lettres slaves. Lasciò 320.000 franchi svizzeri per la fondazione di borse di studio in favore di giovani polacchi che intendessero studiare all'estero.
Władysław, figlio di Tommaso, nato nel 1790 a Varsavia e morto nel 1869 a Cracovia, si distinse quale ufficiale polacco nell'esercito di Napoleone e coprì, durante l'insurrezione del 1830, la carica di presidente (marszałek) della camera dei deputati che depose dal trono polacco lo zar Nicola I. Rifugiatosi all'estero, fu confinato per lunghi anni a Graz, in Stiria, e solo dopo la guerra di Crimea ottenne il permesso di stabilirsi a Cracovia.