Uomo di stato russo (Bochum, Vestfalia, 1686 - Berëzov, Siberia, 1747). Dal 1708 ebbe da Pietro il Grande importanti incarichi diplomatici, divenendo (1720) consigliere della cancelleria segreta del ministero degli Esteri, poi (1723) vicepresidente degli Esteri e quindi precettore del granduca ereditario Pëtr Alekseevič. Con l'imperatrice Anna Ioannovna (1730-40) accentrò di fatto nelle sue mani il governo della Russia, ma (1741) la caduta della reggente Anna Leopoldovna e le lotte dei partiti intorno al trono lo fecero cadere in disgrazia; esiliato in Siberia da Elisabetta, morì oscuro e dimenticato.