ossessione
Sintomo psichiatrico consistente nell’insorgenza improvvisa di un’idea o di una qualsiasi rappresentazione mentale che si accompagna a un sentimento sgradevole di ansia, paragonabile a quello di una minaccia incombente. A differenza che nelle allucinazioni (➔), nell’o. il paziente avverte il sintomo come emanazione del proprio pensiero e non come un’oscura influenza esterna. Nel disturbo ossessivo-compulsivo (➔) si presentano molteplici varietà di o.: timori di contaminazione (per es., essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno o si tocca il denaro); dubbi (per es., chiedersi se si è lasciata la porta di casa aperta o se si è chiusa o meno la valvola del gas); necessità di mantenere le cose in un certo ordine (per es., disagio intenso quando gli oggetti sulla scrivania sono in disordine o asimmetrici); timore di dare sfogo a impulsi aggressivi (per es., aggredire un figlio, o gridare oscenità in chiesa) e fantasie sessuali (per es., ricorrenti immagini pornografiche).