Osservatorio geofisico sperimentale
Osservatòrio geofìsico sperimentale (OGS) [GFS] Ente pubblico di ricerca scientifica nel campo della geofisica, spec. nella sismologia, nell'oceanologia e nella geofisica applicata, con sede a Trieste, istituito con la legge n. 73 del 1973 e posto sotto la sorveglianza del Ministero della pubblica istruzione (attualmente del Ministero per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica). Trae la sua origine dall'Osservatorio meteorologico istituito dal governo austroungarico a Trieste nel 1841, ridenominato nel 1903 Osservatorio marittimo; questo, riunitasi Trieste all'Italia, nel 1918 fu affidato al Comitato talassografico italiano (CTI) e nel 1921 venne scisso in un Osservatorio astronomico, alle dipendenze del Ministero della pubblica istruzione, e in un Istituto geofisico, rimasto al predetto CTI; tale Istituto nel 1929 passò, come l'intero CTI, al CNR, che nel 1941 ne mutò, come suo organo, la denomin. in Istituto talassografico di Trieste; durante il periodo di esistenza del Territorio libero di Trieste (1945-54), le attività sismologiche vennero scorporate dall'Istituto talassografico, costituendosi con esse un istituto, autonomo rispetto al CNR, con l'attuale denomin.; la crescente attività portò alla costituzione di esso in ente di diritto pubblico, nel 1958, e infine al citato riconoscimento come ente pubblico di ricerca nel 1973. Il suo attuale ordinamento, definito nel 1989, comprende tre Dipartimenti, dedicati, rispettiv., alla geofisica della litosfera, all'oceanologia e geofisica applicata, e alla ricerca sismologica; da molti anni partecipa ai grandi progetti oceanologici per il Mediterraneo, spec. per l'Adriatico, e di geofisica applicata, spec. per la ricerca di idrocarburi in collaborazione con l'industria di stato; con sue stazioni sismometriche, cura la sorveglianza sismica del territorio della regione Friuli-Venezia Giulia.