OSSARIO
. Luogo ed edificio sacro nel quale si conservano le ossa dei cimiteri soppressi e quelle raccolte sui campi di battaglia. Gli ossarî dei caduti in guerra, per il movente eroico e patriottico cui s'ispirano, hanno spesso forme architettoniche di particolare dignità.
Nel Medioevo e nei secoli XVII e XVIII si costruivano, accanto alle chiese, apposite cappelle ad uso di ossario, le quali normalmente erano prive di ornamentazioni interne e avevano, tutt'al più, un semplice altare. Le ossa erano disposte lungo le pareti, che ricoprivano interamente. In epoca più recente si sono costruiti, nell'interno dei cimiteri, ossarî in cui le ossa sono disposte in cassette di terracotta, ognuna delle quali è deposta in apposito scompartimento contrassegnato da un numero e recante spesso all'esterno il nome del defunto. Assai più recente è l'idea di erigere monumenti ossarî col duplice scopo di raccogliere e di onorare le ossa dei caduti in una battaglia e di ricordare il luogo ove questa venne combattuta.
In Italia l'idea patriottica nacque e fu attuata, nella grande maggioranza dei casi, da comitati e società locali e per sottoscrizioni pubbliche. Sorsero così gli ossarî contenenti i resti, che non si poterono ricomporre in forma umana, raccolti sui campi ove si sono svolti i più sanguinosi fatti d'arme nelle guerre del Risorgimento e nella guerra mondiale. Si fa qui cenno di alcuni dei più importanti ossarî.
Ossario di Novara. - Contiene le ossa dei caduti nella giornata del 23 marzo 1849. Fu inaugurato nel trentesimo annuale della battaglia. È monumento dalle linee semplicissime, ma imponente di mole.
Ossario di Montebello. - Innalzato a ricordo del combattimento cui parteciparono Francesi e Italiani contro Austriaci il 20 maggio 1859. È un tempietto di stile greco. In mezzo a quattro colonne e fra le cancellate di ferro si vedono gli avanzi frammisti dei caduti dei tre eserciti. L'ossario venne inaugurato il 20 maggio 1906.
Ossario di Palestro (combattimenti del 30-31 maggio 1859). - Vi sono raccolti gli avanzi dei soldati italiani, francesi e austriaci caduti nei combattimenti di Palestro e Confienza. Sorge sopra un' altura che domina le risaie vercellesi. L'ossario, monumentale, si erge su una base quadrata, nella quale si aprono la porta della cripta e 12 finestre a trafori. Un robusto zoccolo a tre scalini sorregge il dado, sul quale s'imposta la cupola a fregi, sormontata da un obelisco. Elevato per pubblica sottoscrizione, fu inaugurato il 30 maggio 1893.
Ossario di Vinzaglio. - Per i soldati piemontesi e austriaci caduti nel combattimento del 30 maggio 1859. L'ossario venne costruito sui ruderi dell'antica cappella di S. Rocco. Nel mezzo della facciata - che ricorda lo stile bizantino - vi è l'ingresso, fiancheggiato da due colonnine in pietra di Sarnico. Il frontone regge in alto la cuspide sormontata da una croce dorata; un cancello di ferro chiude l'ingresso. L'interno è rischiarato da finestre semicircolari. L'altare è di marmo bianco e la cripta si apre sul pavimento. Fu inaugurato l'8 settembre 1895.
Ossario di Melegnano. - Vi si conservano le ossa dei caduti nel combattimento dell'8 giugno 1859. L'ossario consiste in un grandioso edificio di granito decorato d'una lunga fascia di sculture che riproducono gli episodî del combattimento; al sommo sorgono due statue di marmo di Carrara, simboleggianti il Valore e la Pietà. Il monumento venne inaugurato nel giugno del 1904. Alle spese concorsero l'Italia (governo, enti locali, istituti varî), la Francia, l'Austria-Ungheria.
Ossario di Solferino. - Ricorda la grande battaglia del 24 giugno 1859. È l'abside dell'antica chiesa di San Pietro restaurata e fa corpo con la storica torre chiamata la "Spia d'Italia", di dove si domina l'ampia distesa del campo di battaglia. Due lunghe file di cipressi fiancheggiano lo stradone che conduce all'ossario. In questo si conservano, oltre ai resti umani, altri ricordi della battaglia, mentre la torre è destinata a museo d 'armi.
Ossario di San Martino della Battaglia. - Onora i caduti nella contemporanea battaglia del 24 giugno 1859. La monumentale Torre di S. Martino, sorta sulle rovine della vecchia cappella di S. Martino, domina le colline e la pianura verso ovest. Lungo le pareti del tempio si vedono - come a Solferino - i resti dei caduti trovati sulle falde del colle e nella sottostante vallata. Sull'altare sorge la croce. Vi è una cripta ossario.
Ossario di Calatafimi. - Sorge sulla sommità di una delle colline - luogo della battaglia del 10 maggio 1860 - detta Pianto dei Romani, che domina la città e le campagne circostanti. Il monumento è semplice nelle forme e senza ornamenti. I criterî artistici di quest'ossario sono stati ispirati all'architetto Basile dal vicino tempio di Segesta. Il monumento è tutto in pietra calcare grigia del paese. Due bassorilievi in bronzo ornano inferiormente i fianchi. Oltre la cappella ossario vi sono altri ambienti nell'interno della piramide e nella zona del basamento. La costruzione dell'ossario di Calatafimi, quale monumento nazionale, fu votata dal parlamento nel 1885; l'inaugurazione ebbe luogo nel 1891.
Ossario di Santa Maria Capua Vetere. - Vi sono composte le ossa dei caduti che sotto le mura di Capua (battaglia del 10 ottobre 1860 al Volturno) diedero alla causa dell'unione delle Due Sicilie all'Italia la vittoria "piena, compiuta, gloriosa". Il monumento ossario sorge su un vasto piazzale. Per due ordini di scalini si arriva alla piattaforma. Nella parte posteriore del monumento è il sigillo che copre la cripta. La piattaforma è chiusa da un'artistica transenna traforata e intercalata da sei pilastri cesellati, che sorreggono tripodi e urne in bronzo. Due grifi in bronzo sono posti come a guardia del monumento. Sulla facciata sono - oltre alla data - i motti "Vittoria su tutta la linea - Libertà - Gloria". La colonna è in pietra calcare. L'ossario venne inaugurato nell'ottobre del 1905.
Ossario di Custoza. - L'ossario di Custoza accoglie le reliquie dei caduti nelle due battaglie del 24-26 luglio 1848 e del 24 giugno 1866. Vi si giunge per una strada che gira intorno al colle Belvedere. È un tempietto sormontato da una piramide; sotto vi è una cripta, nel cui centro e nelle pareti sono disposte le ossa dei caduti. Al di sopra una balaustra circonda la piramide e chiude una terrazza. Fu inaugurato il 24 giugno 1879.
Fra gli ossarî minori, innalzati in memoria dei caduti nelle campagne del Risorgimento, è da ricordare quello di Magenta, che raccoglie le ossa dei caduti francesi e austriaci nella battaglia del 4 giugno 1859.
Ossario gigante del Pasubio. - Raccoglieva al maggio 1934 le salme di oltre 2000 caduti della 1ª armata; gli ambulacri permetteranno di raccogliere altri resti da trasportare da varî cimiteri di guerra: in totale circa 15.000. Sorge sul colle Bella Vista (m. 1250) alle falde del Cornetto. L'architettura del sacello ossario è di aspetto robusto e la torre piramidale quadrata, ricavata nel sasso della montagna, è alta 35 metri. Sotto la torre e lo spalto sono ricavati la cripta centrale a croce greca con 70 loculi per i decorati e, all'intorno, le gallerie contenenti in scaffali vetrati i resti dei caduti. Sopra lo spalto, la parte inferiore della torre è occupata dal sacello propriamente detto. L'interno è pure a croce greca; sopra l'altare è collocata la statua della Vergine Immacolata del Pasubio. Al sacello si sovrappongono successivamente i locali della sagrestia, della sala dei cimelî, dell'apoteosi e della cupola. Nel luglio del 1920 venne posta la prima pietra e l'ossario venne inaugurato dal re Vittorio Emanuele III il 29 agosto 1926.
Ossario al Passo del Tonale. - Eretto sullo spartiacque fra l'Oglio e l'Adige, sul punto ove passava il vecchio confine. Venne inaugurato il 31 agosto 1924.
Ossarî di Castagnevizza; di Monfalcone; di Gorizia. - Sui frontoni di questi ossarî si legge:
Oscure ossa scongiunte sotto la terra:
Anime luminose ricongiunte nel Cielo!
Con l'aiuto dei privati e l'opera dell'Ufficio per le cure e le onoranze delle salme dei caduti in guerra (C. O. S. C. G.), stanno per sorgere altri ossarî sul Montello e sul Grappa, sul punto dove sorge il sacello della Madonnina del Grappa.
Tempio ossario di Bassano del Grappa. - Il 13 maggio 1934 a Bassano del Grappa ha avuto luogo, alla presenza del principe di Piemonte, la solenne inaugurazione del monumentale tempio ossario per i caduti in guerra nella regione del Grappa; maestosa opera in cui hanno trovato onorato riposo, in loculi individuali, oltre cinquemila salme di eroi caduti per la patria. Le salme sono state tratte dai cimiteri della zona pedemontana del Grappa (Bassano del Grappa-Alnao di Piave-Cavaso del Tomba-Carmignano-Cismon del Grappa-Crespano-Fontaniva-Loria-Paderno-Pederobba-Romano d'Ezzelino-Rossano-S. Zenone-Tezz, ecc.). Il tempio ossario è un grandioso edificio di stile romanico-gotico-veneziano a croce latina, col rosone centrale e quelli laterali in pietra dei Berici, con due campanili, tre navate, una cripta. Più di 5500 loculi in marmo giallo d'Istria coprono le pareti delle dieci cappelle laterali e della cripta. Nelle due cappelle più grandi sono i loculi di 230 decorati al valore. Due grandi urne fronteggiano le due scalee che scendono nella cripta: quella di sinistra racchiude le spoglie del principe Umberto di Savoia-Aosta, conte di Salemi.
Ossario di Agordat. - Il monumento, architettonicamente semplice, sorge sull'altura di Agordat. Nell'ossario sono raccolte le spoglie dei caduti nei combattimenti vittoriosamente sostenuti dalle truppe italiane contro i Dervisci del Mahdi nel 1892 e il 21 dicembre 1893. L'ossario venne inaugurato nel 16° annuale della battaglia.
Monumento ossario del Gebel di Bengasi. - Inaugurato il 4 giugno 1934 dal maresciallo dell'aria I. Balbo, raccoglie i resti delle medaglie d'oro Torelli e Maddalena e di altri 25 ufficiali, di 24 sottufficiali e 914 uomini di truppa colà caduti. Sorge oltre il Barca sul secondo ciglione del Gebel Verde. Dal sommo del monumento s'irradia la luce perenne di un grande faro.
Ossario di Balaklava. - Dopo gli accordi intervenuti col governo imperiale russo, l'Italia decise la costruzione di un monumento nel quale vennero composte le ossa dei caduti nella campagna di Crimea (1855). L'ossario - innalzato sulle alture di Balaklava, presso Kamari nelle vicinanze di Sebastopoli - consiste in una cappella di stile gotico-lombardo, che sorge in mezzo a un terreno chiuso da un muro di cinta sul quale sono state collocate le lapidi di marmo con incisi i nomi dei caduti. Nell'interno della cappella si leggono due iscrizioni dettate da Terenzio Mamiani. L'ossario venne inaugurato il 28 agosto 1882.
V. tavv. CXIII e CXIV.
V. anche, nell'Appendice, la voce cimitero.