ospedalocentrico
agg. Che ruota attorno alle funzioni proprie dell’ospedale.
• Il ministro [Maurizio] Sacconi ha guardato al futuro: «La condivisione importante è stata la volontà di costruire un modello di servizi sociosanitari e assistenziali molto più evoluto di quello tradizionale definito ospedalocentrico». (F[rancesco] D[i] F[rischia], Corriere della sera, 16 ottobre 2008, Cronaca di Roma, p. 2) • Angelo Collodoro (Cimo) punta il dito sui ritardi dei servizi territoriali: «La Sicilia ha sofferto più delle altri regioni: il sistema è ancora ospedalocentrico, le cure domiciliari non decollano, non c’è integrazione con gli ambulatori territoriali. Colpa di una classe dirigente inadeguata con assessori che vanno e vengono e senza programmazione a lungo termine». (Giusi Spica, Repubblica, 16 dicembre 2015, p. 8) • Quale contributo potete dare alla costruzione di un nuovo modello di welfare? «Sicuramente importante, visto che la cooperazione in Italia offre servizi a 7 milioni di famiglie. Noi non vogliamo essere l’unica gamba del nuovo welfare, ma siamo pronti a partecipare al progetto. Bisogna passare da un sistema “ospedalocentrico” (come quello attuale) a un assetto che preveda più assistenza sul territorio, anche per non intasare il servizio sanitario nazionale» (Maurizio Gardini intervistato da Luca Mazza, Avvenire, 1° maggio 2016, p. 22, Economia & lavoro).
- Composto dal s. m. ospedale con l’aggiunta del confisso -centrico.
- Già attestato nell’Unità dell’8 settembre 1992, p. 16, Scienza e Tecnologia (Giorgio Bignami).