osmio
òsmio [Der. del lat. scient. Osmium, dal gr. osmé "odore" a causa dell'acre odore dei suoi ossidi] [CHF] Elemento chimico, di simb. Os, numero atomico 76, peso atomico 190.2, appartenente al gruppo VIII, 3° periodo, grande, del Sistema periodico degli elementi, di cui si conoscono sette isotopi stabili, con numero di massa 184 (abbond. relat. 0.02 %), 186 (1.58 %), 187 (1.6 %), 188 (13.3 %), 189 (16.1 %), 190 (26.4 %), 192 (41 %), e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 666 a); scoperto nel 1803, è presente in alcuni minerali di sabbie aurifere, platinifere e diamantifere. È un metallo dai riflessi blu-argentei, molto duro e pochissimo malleabile; nei suoi composti presenta le valenze 2, 3, 4, 6, 8 (con il rutenio, è uno dei due elementi con tale ultima valenza).
Principali proprietà dell'osmio
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.13 (25 °C)
Coeff. dilat. term. lin. [K-1] 5 10-6(25 °C)
Condutt. term. [103 W m-1 K-1] 1.02 (25 °C)
Configurazione elettronica (Xe) 4f14 5d6 6s2
Durezza [Mohs] 7.0
Energia di ionizzazione [eV] (I)8.7
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 153.65
Entropia termica [J K-1 moli-1] 32.63 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] 22.57
Resistività elettr. [10-8 Ω m] 9.5 (20 °C)
Sez. d'urto di assorb. per
neutroni termici [barn atomo-1] 15
Struttura cristallina (298 K) esagonale
(par. reticolari in Å) (a=2.73 c=4.39)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] 9.9 (25 °C)
Temperatura di ebollizione [K] 5300±100
Temperatura di fusione [K] 3318±30