SCHMIDT, Oskar
Zoologo, nato a Torgau il 21 febbraio 1823, morto a Strasburgo il 17 gennaio 1886. Studiò a Halle e a Berlino, e nel 1847 si laureò a Jena in zoologia. Nel 1855 fu nominato professore all'università di Cracovia, nel 1857 in quella di Graz, e nel 1872 ebbe la cattedra di zoologia e di anatomia comparata nell'università di Strasburgo.
È autore di molte pregevoli ricerche su varî Invertebrati e di anatomia comparata dei Vertebrati. Sostenitore entusiasta della teoria dell'evoluzione, contribuì a divulgarla con varie pubblicazioni. Molto importanti sono soprattutto i suoi studî sulle Spugne (Die Spongien des Adriatischen Meeres, Lipsia 1862; Grundzüge einer Spongienfauna des atlantischen Gebietes, ivi 1870; Die Spongien des Meeresbusens von Mexiko, Jena 1880); e sui Rabdoceli (Die Rhabdocoelen Strudelwürmer des süssen Wassers, Jena 1848). La sua opera più importante sull'evoluzione è Descendenzlehre und Darwinismus (Lipsia 1873; 3ª ed. 1884); scrisse inoltre, su quell'argomento: Anwendung der Descendenzlehre auf den Menschen (ivi 1873); Die Säugetiere in ihren Verhältnis zur Vorwelt (ivi 1884). È autore anche di un buon trattato di anatomia comparata: Handbuch der vergleichenden Anatomie (Jena 1849; 9ª ed. 1888) di uno di zoologia, Lehrbuch der Zoologie (Vienna 1853); di microscopia: Das Mikroskop (Lipsia 1851); di alcuni lavori storici: sullo sviluppo dell'anatomia comparata, su Goethe come naturalista, ecc. Collaborò al Tierleben del Brehm per gli animali inferiori.