MINKOWSKI, Oskar
Insigne patologo, nato ad Aleksota presso Kovno (Kaunas) il 13 gennaio 1858, morto nel sanatorio Fürstenberg (Meclemburgo-Strelitz) il 18 giugno 1931. Si laureò nel 1881 a Königsberg dove fu allievo e divenne poi collaboratore di B. Naunyn; vi conseguì la libera docenza in clinica medica nel 1885; nel 1904 fu direttore della clinica medica di Greifswald, nel 1909 di Breslavia.
Mise in evidenza fatti importantissimi per la fisiopatologia del diabete (presenza dell'acido β-ossibutirrico nelle forme gravi, diminuzione dell'acido carbonico e della riserva alcalina nel sangue durante il coma), introdusse l'alcaliterapia per l'acidosi diabetica, ma soprattutto dimostrò sperimentalmente nel cane (1889) che all'estirpazione del panaeas segue diabete grave (Diabetes mellitus nach Pankreasextirpation, in Arch. f. experim. Path., 1890, XXVI); stabilì l'importanza del quoziente urinario D:N (destrosio-azoto).
Fu anche il M. che (con B. Naunyn) dimostrò l'ittero da policolia; e (con A.-M.-E. Chauffard) l'ittero emolitico; sostenne l'importanza del fegato nella genesi dei calcoli biliari. Studiò la scissione dell'acido ippurico, la sintesi (nella mucosa intestinale) dell'acido erucico; prima di J. Boas notò l'importanza delle forme bacillari lunghe nel contenuto gastrico per la diagnosi di stenosi pilorica maligna, precorse S.S. Korsakow nella concezione della psicosi con neurite multipla alcoolica e P. Marie nella patogenesi ipofisaria dell'acromegalia.