OSIO (Hosius) vescovo di Cordova
Nato circa il 256, era già vescovo al tempo del concilio di Elvira (v. iliberri). Più tardi divenne l'amico e il consigliere ecclesiastico di Costantino, che se ne servì in varie occasioni, durante la controversia donatista, e lo mandò ad Alessandria a tentare di risolvere il dissidio tra il vescovo Alessandro e Ario. Poi O. presiedette il concilio di Nicea, secondo alcuni per delega del papa, rappresentato anche dai presbiteri Vito e Vincenzo; secondo la maggioranza dei critici recenti, non da solo, e per nomina di Costantino, o anche semplicemente in quanto persona grata. O. presiedette anche il concilio di Sardica, e rimase un personaggio influentissimo durante il seguito delle lotte ariane. Dopo avere resistito alle pressioni di Costanzo II e del partito ariano, che volevano fargli condannare S. Atanasio (v.), si lasciò indurre a firmare una formula arianeggiante (la cosiddetta seconda formula di Sirmio), senza però condannare Atanasio. Morì nel 358.
Bibl.: H. Leclercq, L'Espagne chrétienne, Parigi 1905, pp. 90-120; C. J. Hefele-H. Leclercq, Histoire des conciles, I, Parigi 1907-21, passim; E. Caspar, Gschichte des Papsttums, I, Tubinga 1930, passim.