Cullmann, Oscar
Storico e teologo francese (Strasburgo 1902 - Chamonix 1999). Insegnò a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), Basilea (dal 1938) e Parigi presso l’École pratique des hautes études (dal 1949), nella Libera facoltà di teologia protestante (dal 1953) e nella Sorbona (dal 1954). Fu osservatore (1962-65) al Concilio vaticano II e, nel 1993, ricevette il premio Paolo VI. Studiò soprattutto il Nuovo Testamento e il cristianesimo delle origini, senza perdere di vista le questioni dottrinali, in cui l’eredità della Riforma protestante, attraverso lo sforzo di comprensione storica, tende all’ecumenismo. Importante il suo confronto con le posizioni di K. Barth e di Bultmann; in Christus und die Zeit (1946, 3a ed. 1962; trad. it. Cristo e il tempo) affronta i temi della demitizzazione, delle nuove prospettive escatologiche che essa apre, e dell’impossibilità di ricavare dalla Scrittura un insegnamento filosofico circa il rapporto fra tempo ed eternità. Fra i suoi scritti principali: Les premieres confessions de foi chretiennes (Paris, 1943; trad. it. Le prime confessioni di fede cristiana); Petrus, Junger, Apostel, Martyrer (1952; trad. it. Il primato di Pietro nel pensiero cristiano contemporaneo); Der Staat im Neuen Testament (1956; trad. it. Dio e Cesare: il problema dello Stato nella Chiesa primitiva); Die Christologie des Neuen Testaments (1957; trad. it. Cristologia del Nuovo Testamento); Jesus und die Revolutionaren seiner Zeit (1970; trad. it. Gesu e i rivoluzionari del suo tempo); L’unité par la diversité(1986; trad. it. L’unità attraverso la diversità) e Les voies de l’unité chretienne (1992; trad. it. Le vie dell’unitàcristiana).