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ORZAIUOLO

di Cesare GIARRATANO - Camillo GIANNANTONI - Enciclopedia Italiana (1935)
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ORZAIUOLO (dal lat. hordeum "orzo")

Cesare GIARRATANO
Camillo GIANNANTONI

Affezione acuta delle palpebre determinata dalla suppurazione delle piccole ghiandole sebacee che si trovano nello spessore di esse: a seconda della localizzazione, si distingue in interno ed esterno; nel primo caso interessa le ghiandole di Zeiss, nel secondo quelle di Meibomio. L'affezione si rivela con la formazione di un nodulo infiammatorio, a principio piccolo e che successivamente ingrossa e si fa duro e dolente, specie alla pressione. La zona palpebrale circostante si arrossa e diviene tumida, l'infermo avverte dolori molto acuti e con difficoltà riesce ad aprire le palpebre. L'edema infiammatorio, a principio localizzato solo alla regione corrispondente all'orzaiuolo, può, nei casi più gravi, estendersi anche alla mucosa congiuntivale nella quale si produce una chemosi più o meno accentuata con secrezione abbondante.

In seguito, palpando attentamente la palpebra tumefatta, si rileva un punto particolarmente dolente e alquanto duro; questo punto, che ha sede in prossimità del margine palpebrale, corrisponde alla ghiandola infiammata. La risoluzione si può produrre con l'apertura spontanea dell'ascessolino o con una piccola incisione; si ha così la fuoruscita del pus e subito dopo i fenomeni infiammatorî diminuiscono rapidamente. La piccola cavità dell'ascesso si richiude subito e il processo finisce. L'orzaiuolo si riscontra più frequentemente nei giovani di costituzione anemica o scrofolosa oppure se sofferenti di blefarite.

Vocabolario
orżaiòlo
orzaiolo orżaiòlo (letter. orżaiuòlo, region. orżaròlo) s. m. [adattam., secondo la terminazione -aiolo, di forme dial. che risalgono al lat. tardo hordeŏlus «orzaiolo», der. (propriam. dim.) di hordeum «orzo», così detto per la somiglianza...
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