ORTONA
Cittadina costiera abruzzese, in provincia di Chieti. Le frane succedutesi ai margini settentrionali dell'abitato medievale, con il crollo di quasi metà del Castello Aragonese, hanno rivelato la presenza di livelli archeologici che attestano una lunghissima frequentazione del sito, dagli inizî dell'Età del Ferro all'età romana (I-II sec. d.C.) e infine sino a età bizantina (VI-VII sec. d.C.).
L'insediamento antico doveva, almeno in parte, coincidere con la c.d. Terravecchia, impianto originario dell'abitato medievale corrispondente all'area compresa fra Palazzo Farnese e i resti del Castello Aragonese, occupando così la parte più alta di un esteso pianoro ben difeso su tre lati (N, E, O) da scoscesi pendii. Alla base del promontorio roccioso era localizzato un approdo naturale, dove dovevano trovarsi le strutture d'ancoraggio dell'insediamento, non diversamente dalla successiva età medievale.
A resti del borgo portuale sembrano riferibili alcune murature rinvenute nel 1884 dietro la stazione ferroviaria e nell'area oggi occupata dal Monumento ai Marinai d'Italia.
Le strutture portuali antiche dovevano essere ancora ben funzionanti fra la seconda metà del VI e gli inizî del VII sec., come dimostrano i numerosi reperti importati dall'Africa e dall'oriente rinvenuti a Casino Vezzani-Vassarella di orecchio nell'immediato entroterra della città. Via mare doveva essere avvenuto anche il trasferimento a Ravenna del vescovo Blando, di cui nel 591 papa Gregorio Magno sollecitava la liberazione in una lettera all'Esarca.
La città era all'epoca divenuta un caposaldo bizantino ed era stata munita di fortificazioni nell'area del Castello Aragonese, zona in cui sono stati rinvenuti livelli archeologici di età bizantina e si erano perpetuate anche in età successiva le più consistenti strutture difensive della città sino al castello tardomedievale.
Dimostrazione della forte contrazione dell'abitato bizantino è anche il rinvenimento del 1882 di una necropoli altomedievale ai margini orientali dell'abitato medievale verso il mare, non lungi da Palazzo Farnese.
La città dovette entrare a far parte del ducato di Benevento poco dopo la metà del VII sec., conservando notevole importanza anche in età successiva tanto che al momento della conquista franca del Chietino è l'unico centro urbano menzionato con Chieti.
Bibl.: G. Firpo, Bizantini e Longobardi a Ortona. A proposito di Georg. Cypr.¡y¡, in Rivista Abruzzese, XLIII, 1990, 3-4, pp. 199-204; A. R. Staffa, Ortona, in A. R. Staffa, W. Pellegrini (ed.), Dall'Egitto copto all'Abruzzo bizantino. I Bizantini in Abruzzo (cat.), Crecchio 1993, pp. 17-18; id., Riassetto urbano, trasformazioni territoriali, forme di acculturazione nell'Abruzzo bizantino (secc. VI-VII), in II Congresso Italo-Spagnolo di Archeologia Medievale, Siena 1993, in corso di stampa.