Comune della prov. di Chieti (70,2 km2 con 23.801 ab. nel 2008), situato su un colle che domina la costa adriatica a N della foce del torrente Moro. Sulla costa si trovano il porto, racchiuso da due moli, e le spiagge di Lido Riccio e Lido dei Saraceni. È importante centro di produzione e commercializzazione di uva, vino, ortaggi e frutta. Industrie alimentari, meccaniche, tessili, edili.
Antico porto dei Frentani e probabile municipio romano, O. fu incendiata dai Normanni (1060); risorse sotto gli Svevi, che la dichiararono porto franco (1196). Ottenuto il diritto di battere moneta propria (1412) e stipulato un accordo con Lanciano (1427), passò a Giacomo Caldora, che la fortificò per contrastare Alfonso d’Aragona, il quale tuttavia la conquistò (1442) e vi costruì un castello. Devastata dai Veneziani (1447), dai Francesi (1528) e dai Turchi (1566), nel 1582 passò ai Farnese e, nel 1732, ai Borbone. Partecipò ai moti antiborbonici del 1848 e nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia. Fu quasi distrutta, durante la Seconda guerra mondiale, dagli Anglo-Americani e dai Tedeschi (1943).