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ORTHROS o ORTHOS

di S. de Marinis - Enciclopedia dell' Arte Antica (1963)
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ORTHROS o ORTHOS (῎Ορϑρος, ῎Ορϑος)

S. de Marinis

È il cane mostruoso, figlio di Tiphaon e di Echidna, e fratello di Cerbero. Custode del gregge di Gerione, fu ucciso da Eracle quando questi s'impossessò delle mandrie del suo padrone.

Il tipo di O. si ispira a quello di Cerbero, nelle fonti letterarie e nei monumenti figurati; è caratterizzato per lo più da due teste di cane, in alcuni casi da una sola, più raramente da tre; spesso ha per coda un corpo di serpente. Nelle scene di lotta tra Eracle e Gerione O. è rappresentato quasi costantemente, per lo più morto o morente, in mezzo alle figure dei due contendenti. L'episodio ricorre con notevole frequenza su tutta la ceramica, in particolare su quella a figure nere; è famosissima la kỳlix di Euphronios a Monaco con tale soggetto.

Pur non oltrepassando, a quanto sembra, l'epoca arcaica, la rappresentazione non manca poi in altre svariate classi di monumenti. Si possono ricordare: una metopa frammentaria del tesoro degli Ateniesi a Delfi, e un interessante rilievo cipriota databile al VI sec., con una scena che si discosta dal consueto: in basso è Gerione con la sua mandria, in alto O. (questa volta a tre teste) si slancia da lontano contro Eracle, che lo colpisce con una freccia.

Bibl.: O. Hoefer, in Roscher, III, i, c. 1215, s. v.; K. Scherling, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1939, c. 1495 ss., s. v., n. i, dove è dato un elenco delle rappresentazioni figurate, con relativa bibliografia.

(S. De Marinis)

Vocabolario
o, O
o, O ‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec....
q. o.
q. o. – In matematica, abbreviazione di quasi ovunque (v. quasiovunque).
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