Comune della prov. di Viterbo (70,2 km2 con 8693 ab. nel 2008). Il centro è situato a 132 m s.l.m. su un poggio tufaceo che domina un’ansa del Tevere. A circa 4 km dal vecchio abitato, presso la confluenza del fiume Nera nel Tevere, intorno alla stazione ferroviaria (importante per lo smistamento delle linee Roma-Firenze e Roma-Ancona) è sorto O. Scalo. Agricoltura e produzione di materiali edili; industria tipografica.
È l’antica Horta, città degli Etruschi e municipio in età imperiale romana. Importante per la sua posizione strategica sulla via di Roma, fu saccheggiata da Goti, Bizantini e Longobardi (590); possesso della Chiesa dal 728, fu occupata nel 739 da Liutprando, che la rese a papa Zaccaria (741). Nel 13° sec. O. sostenne Bonifacio VIII contro i Colonna ma, nel 1375, si ribellò alla Chiesa e passò in signoria agli Orsini; tornati da Avignone (1378), i papi recuperarono la città che da allora fece parte stabilmente dello Stato pontificio, tranne le parentesi del dominio angioino-durazzesco (inizio 15° sec.) e del periodo dell’occupazione francese, durante la Rivoluzione e l’Impero. Nel 1870 entrò a far parte del Regno d’Italia.
Almeno tre sono le necropoli riferibili al periodo etrusco; di età romana, avanzi di un acquedotto e di un ponte.