Scrittore dalmata (Ragusa 1821 - ivi 1882). Ebbe un'educazione prevalentemente italiana abbracciando le idee di libertà del Risorgimento. Fra le sue opere serbocroate in versi, di cui alcune di chiara impronta italiana (Talijanke "Poesie all'italiana", 1849), è notevole il racconto poetico Cvijeta ("Flora", 1865), di tipico regionalismo romantico. Negli anni 1842-43 collaborò al foglio triestino La Favilla con gli Studi sugli Slavi, nel 1843-44 alla Danica di L. Gaj, nel 1845 alla Zora Dalmatinska. Dopo il 1860, nelle lotte nazionali in Dalmazia si schierò per il partito favorevole all'unione di questa alla Croazia.