Orobio de Castro, Isaac (propr. Balthasar Abraham Alvares). – Medico, filosofo, teologo e scrittore sefardita ispanoportoghese (Braganza 1617 - Amsterdam 1687). Proveniente da una famiglia di marranos (ebrei sefarditi costretti ad abbracciare la religione cristiana), nell'infanzia emigrò con essa a Malaga; compì gli studi di medicina presso l’Università di Osuna e in quella di Alcalá, integrandoli con quelli di filosofia e teologia neoscolastica. Trasferitosi a Cadice, quindi a Siviglia e poi di nuovo a Cadice, qui fu arrestato dall’Inquisizione come seguace del giudaismo e trascorse tre anni in carcere, al termine dei quali fece ritorno a Siviglia per poi emigrare in Francia; docente di Medicina a Tolosa nel 1660, due anni dopo decise di professare pubblicamente la sua fede e si congiunse con la comunità sefardita di Amsterdam. In questa città O. proseguì nella pratica medica, affermandosi parallelamente come strenuo difensore della tradizione ebraica, in polemica, tra gli altri, contro Juan de Prado e Baruch Spinoza. O. fu infatti prolifico autore di importanti testi teologici, tra i quali occorre citare Prevenciones divinas. Contra la vana idolatría de las gentes, testo apologetico - finalizzato a rafforzare la fede dei correligionari e a salvaguardarli dalle influenze dell’ideologia religiosa cristiana - che sarebbe stato ampiamente utilizzato nel contesto della letteratura clandestina del Settecento, e Observancia de la divina ley de Moisés, in cui difende l’ortodossia ebraica. Tra le sue altre opere, la maggior parte delle quali in manoscritto, vanno menzionate: Certamen philosophicum propugnatæ veritatis divinæ ac naturalis adversus j. bredenburgi principia; Explicação paraphrastica sobre o capitulo 53 do propheta Isahias; Tratado em que se explica la prophesia de las 70 semanas de Daniel; Epistola invectiva contra un judio philosopho médico, que negava la ley de Mosse, y siendo atheista affectava la ley de naturaleza.