ORMULUM
. Poema, o meglio raccolta di parafrasi in versi dei Vangeli della Messa, ciascuna seguita da un'omelia, scritto in inglese medio (del cui sviluppo costituisce il testimonio più prezioso) da un Orm o Ormin, canonico regolare oriundo del Lincolnshire settentrionale, intorno al 1200.
Il codice, nella Bodleiana, è autografo di Orm, ma non rappresenta che una porzione, circa un ottavo, dell'opera quale l'autore l'aveva disegnata. Consiste di ventimila versi di otto e di sette sillabe alternati, non rimati, con una cesura fissa, e accenti fissi: il modello è la metrica quantitativa della Chiesa. Importante come documento linguistico e metrico, questa fatica del canonico Orm non appartiene propriamente alla letteratura. Fu pubblicato per la prima volta da R. M. White nel 1852, e in forma riveduta da R. Holt nel 1878 (Oxford, voll. 2); parecchie correzioni al testo apparvero nel primo vol. di Englische Studien, dovute a E. Kölbing.