BARTOLINI (Bertolini), Orindio (Gian Maria)
Nacque ad Arcidosso (Siena) negli ultimi decenni dei sec. XVI; sui suoi primi anni si sa solo che, dopo aver ricevuto una discreta educazione musicale, partì dalla sua città in giovane età e, trascorso un periodo di perfezionamento, si fermò a Perugia subito dopo aver indossato l'abito religioso assumendo il nome di Orindio. Nel 1599 si trovava a Venezia come musico della cappella di S. Marco e in questa città, il 19 ott. 1608, ricevette la prima tonsura dal patriarca Francesco Vendramin. Il 10 nov. 1609 si trasferì a Udine dove ebbe la carica di maestro di cappella; non si sa tuttavia quando abbia assunto il servizioma il 20 dic. 1609 fu ufficialmente nominato mansionario e investito del magistero. Il 20 genn. 1610, dopo aver declinato l'invito di recarsi a Siena, preferendo restare a Udine e succedere a G. C. Martinengo, che di quella città era figura notissima, ebbe dal Comune il supplemento di stipendio di 40 ducati. Il 12 febbr. 1610, chiesta la licenza di recarsi a Venezia, si rivolse alle autorità ecclesiastiche anche per ottenere la facoltà di farsi ordinare extra tempus.
Al ritorno aprì la scuola di canto per i chierici, e il 9 ott. 1611 il Capitolo stabilì che i cappellani frequentassero la scuola di canto fermo ("publicuni Musicale Gininasiuni") tre volte alla settimana. Tuttavia l'iniziativa non ebbe molta fortuna, tanto che, per rimediare alla scarsa frequenza, si decise di inviare il maestro di cappella a Venezia per provvedere ad altri cantori .
Il B. fu tenuto in grande considerazione dal Capitolo di Udine, e ne abbiamo diretta testimonianza in alcune lettere dove viene lodata la bontà dei suoi costumi e dei suoi insegnamenti (16 marzo 1623). Il Comune gli diede dieci scudi (ii apr. 1613) in occasione delle sue Litanie alla ss. Vergine e completorium a 8 voci, dedicate alla "Convocazione". Il B. scrisse poi una lettera ai deputati di Udine per annunciare la stampa di alcune sue composizioni dedicate a Dio e alla città, per le quali non volle alcuna ricompensa. Tuttavia la "Convocazione", accettato il dono, deliberò che esse fossero stampate a spese pubbliche.
Nel 1635, forse per l'età, il B. si ritirò dal magistero. Recatosi a Siena per questioni familiari, essendo venuto a conoscenza che il posto di maestro della cappella metropolitana era vacante, pensò di assumere l'incarico e rimase nella sua città fino alla morte, avvenuta nel 1640.
Le sue composizioni, assai numerose e interessanti, godettero di varia sorte e, nonostante i grandi pregi, non sempre furono considerate nel giusto valore.
La sua attività di compositore cominciò ufficialmente nei primi anni del sec. XVII con Il I libro dei madrigali a cinque voci, novamente composto e dato in luce, pubblicato a Venezia il 15 nov. 1606 presso l'editore Alessandro Raveri e dedicato a Giovanni Andrea Funch. Il 20 novembre dello stesso anno e presso lo stesso editore furono pubblicate le Canzonette et arie alla romana a ??? voci, per cantare come hoggidí si costuma...Libro primo, novamente posto in luce, dedicate a Simone de Dechere.
Nel 1608 ancora a Venezia e presso il Raveri fu pubblicato il Libro primo delle canzoni per sonare con ogni sorte di stromenti a quattro, cinque & otto, con il suo basso generale per l'organo. Nuovamente raccolte da diversi eccellentissimi musici, e date in luce. Ricordiamo inoltre la Compieta con le litanie alla B. V. a 8 voci con il basso continuo, pubblicata a Venezia nel 1613 presso l'editore Magni. Dopo una parentesi di alcuni anni, durante i quali il B. sembrò aver abbandonato la sua attività di compositore, abbiamo notizia di un'interessante e feconda ripresa con la pubblicazione delle Messe concertate "8 voci e Messe per li morti con un motetto, il Te Deum laudamus con il basso continuo per l'organo, tutte edite in Venezia nel 1633 presso il Magnini.
Nel 1634 ancora a Venezia e presso l'editore Magni, furono pubblicate le Messe concertate a 5, 8 e 9 voci et motetti a 1, 2, 3 e 8 col basso continuo op. 5 e ancora Motetti a 2, 3 e 8 voci col basso continuo, con i quali il B. concluse definitivamente la sua attività di compositore.
Bibl.: I. Ugurgieri Azzolini, Le Pompe sanesi, II, Pistoia 1649, p. 12; R. Morrocchi, La musica in Siena, Siena 1886, pp. 98 s.; G. Vale, La Cappella musicale del Duomo di Udine dal sec. XIII al sec. XIX, in Note d'arch. per la storia musicale, VII, 1-4 (1930), pp. 133-136; R. Eitner, Quellenlexikon der Musiker, I, p. 356; Riemann Musik Lexikon, I, Mainz 1959, p. 107; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens. Aus den Jahren 1600-1700, I, Hildesheim 1962, p. 68; J. G. Walther, Musikalisches Lexikon oder musikalische Bibliothek 1732, facsimile, Kassel-Basel 1963, p. 75; Enciclopedia della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 196.