ORICO (Ὤρικος, Ὠρικός, Ὠρικόν, Oricum)
Antica città sulla costa dell'Epiro, corrispondente all'odierna Paleocastro in Albania, presso la baia di Valona. Fu fondata nel territorio della tribù illirica degli Amantii nella prima metà del VI sec. a.C. a opera di coloni provenienti - sembra - da Apollonia (altre tradizioni parlano invece di coloni euboici). Viene citata nel V sec. a.C. come importante porto adriatico dove si fabbricavano navi; era qui la base per il commercio dei materiali da costruzione tratti dalle cave di Akrokeraunia. Nel III sec. a.C. O. batte moneta. Giocò un ruolo non trascurabile nelle guerre macedoniche (fu fra l'altro occupata nel 214 a.C. da Filippo V di Macedonia) e, più tardi, nelle guerre civili. Nel 49 a.C. l'esercito di Pompeo, che vi si era attestato, fu sorpreso alle spalle da quello di Cesare, che, proveniente da Brindisi, sbarcò più a S, a Paleste, e compì una manovra di aggiramento attraverso le montagne di Akrokeraunia.
Danneggiata da un terremoto nel II sec. d.C., la città successivamente si riprese; era ancora abitata e fortificata nel V-VI secolo.
Si conservano resti del muro di cinta, di abitazioni e di strade ricavate nella roccia, di cisterne, e soprattutto del teatro: costruito nel I sec. a.C., era capace di ospitare circa 500 spettatori.
Bibl.: D. Budina, Fouilles au théâtre antique d'Oricum, in Studime Historike, XVIII, 1964, pp. 155-177; A. Baçe, Qendrat e fortifikuara të Gjirit të Vlorës në antikitet («I centri fortificati della baia di Valona nell'antichità»), in Monumentet, X, 1975, pp. 5-20; D. Budina, Oricum à la lumière des données archéologiques, in Jadranska obala u protohistoriji. Kulturni i etnički problemi («La costa adriatica nella Protostoria. Problemi culturali ed etnici»), Zagabria 1976, pp. 255-263.