OREL (XXV, p. 502)
La città, per la sua posizione a 200 km. a SE. di Brjansk e 200 a N. di Charkov è un importantissimo nodo di comunicazioni, ove s'incrociano le ferrovie Mosca-Ucraina e Brjansk-Smolensk. Essa segnò il limite meridionale dello sfondamento della linea Stalin di fronte a Mosca il 2 ottobre 1941.
Il Comando tedesco attribuiva grande importanza ad Orel considerandola una eccellente base per l'attacco di Mosca e, nello stesso tempo, un valido bastione del fronte centrale tedesco. Esso l'aveva fortificata con un sistema complesso di opere semipermanenti e campali; il terreno, del resto, mosso, a poggi, con discreto dominio e coperto di boschi si prestava ad una forte sistemazione a difesa. I ripetuti sforzi compiuti dai Sovietici per impadronirsene s'infransero, infatti, per due anni davanti alla ben munita e vigorosa difesa piazzaforte. Orel fu teatro di due importanti fatti d'armi durante l'estate del 1943. Il primo costituì la battaglia del luglio durante l'offensiva tedesca per la conquista di Mosca, con l'obiettivo della eliminazione del saliente di Kursk. Se l'obiettivo fosse stato raggiunto, il pericolo che minacciava l'ala destra del saliente tedesco di Orel sarebbe stato eliminato, ma soprattutto i Tedeschi avrebbero ottenuto una sensibile riduzione di fronte e libertà di manovra sulla ferrovia Orel-Charkov. Come a Bialystock ed a Kiev, il Comando tedesco voleva anche ad Orel una battaglia di annientamento, avviluppando alla base il saliente di Kursk da Belgorod e da Orel; ma la manovra fallì per la salda resistenza dei Sovietici e per la reazione ben condotta dai generali Rokosovskij, Vatutin e Popov. Questa battaglia, durata dal 5 all'11 luglio, costò ai Tedeschi 70.000 uomini, 2900 carri armati e 1392 velivoli.
La seconda battaglia seguì di pochi giorni la precedente e segnò l'inizio nel settore centrale della controffensiva sovietica. Dopo una preparazione violentissima di artiglieria, durata 2 ore e mezza, le truppe corazzate mossero all'attacco riuscendo ad aprire una breccia di 60 km. travolgendo quattro divisioni tedesche. Penetrate nello schieramento, le masse sovietiche sostennero due giornate di durissima lotta. La caduta di Bolchov che copriva la piazza da nord, rese inutile ogni ulteriore resistenza ed Orel alzò bandiera bianca il 5 agosto; nella stessa giornata nella quale capitolava Belgorod.