OREGON (A. T., 138-139)
Stato della Confederazione nordamericana; si affaccia al Pacifico tra 42° e 46° 18′ di latitudine N. e tra 116° 33′ e 124° 32′ di longitudine O. Ha una superficie di 250.440 kmq.; confina a nord con lo stato di Washington, a est con l'Idaho, a sud con la California e il Nevada. Il confine è dato dal 42° parallelo; a est è segnato per un tratto dal fiume Snake; a nord serve in gran parte da confine il fiume Columbia. A breve distanza dalla costa, interrotta da numerose insenature, soprattutto nella sezione settentrionale, s'innalza la Coast Range, o Catena Costiera, divisa in numerose sezioni dai molti fiumi che si gettano nel Pacifico. Più a oriente si apre la vallata del fiume Willamette, lunga oltre 320 km. e larga una cinquantina, fittamente popolata, a intensa agricoltura. La chiude a ovest l'imponente Catena delle Cascate (Cascade Range), che culmina con il monte Hood (m. 3421): essa divide lo stato in due parti, di cui quella orientale è un vasto altipiano, semiarido, ricco di bacini chiusi, interrotto da tronchi montuosi. Nella sezione nord-orientale s'innalzano le Blue Mountains, con un'altezza media di circa 1800 metri.
Le caratteristiche morfologiche si rispecchiano profondamente sul clima, che presenta grande varietà. Nella sezione costiera e nella vallata del Willamette predomina un clima temperato, con inverni miti ed estati relativamente fresche: Astoria ha 11°,1 di temperatura media annua, 5° in gennaio, 16°,7 in agosto; Portland 11°,7, 4°, 19°,4 rispettivamente; uguali caratteristiche presenta Albany nel medio corso del Willamette. Procedendo verso oriente, ed entrando nell'altipiano centrale, il clima si fa decisamente continentale: le temperature annuali diminuiscono; gl'inverni sono freddi: Yoseph, a m. 1341, ha in gennaio −5°; Lakeview, a m. 1542 ai limiti meridionali dello stato, −2°,2; i minimi e i massimi assoluti offrono differenze fortissime, da minimi di −35°,5 (Silver Lake) a massimi di oltre 45° a Pendleton (bacino dell'Umatilla). Le precipitazioni presentano anch'esse variazioni sensibilissime: in generale la piovosità diminuisce da nord a sud e da ovest a est: influenza decisiva esercitano le condizioni altimetriche e la direzione delle catene. Molto piovoso è l'Oregon costiero (Glenora, mm. 3407; Astoria, mm. 1955; Newport, mm. 1830); la piovosità diminuisce nelle vallate a oriente della Catena Costiera (Albany, mm. 1105; Roseburg, mm. 875); diviene minima nella Sezione centrale, dov'è sempre inferiore ai 500 mm. (Lakeview 425 mm.; Silver Lake, 260 mm.; Prineville, 205). Prevalgono, specie nella sezione ovest, a influenza oceanica, le piogge invernali.
Gran parte dell'Oregon manda le acque al fiume Columbia, mediante lo Snake e numerosi altri affluenti (Umatilla, John Day, Deschutes, Willamette), che percorrono vallate importanti per l'agricoltura e l'allevamento intensivo; la sezione di SO. invia le acque direttamente al Pacifico (fiumi Umpqua, Coquille, Rogue ecc.), mentre l'Oregon interno è ricco di bacini chiusi, racchiudenti numerosi laghi (Malheur, Harney, Summer, Upper Klamath Lake, ecc.). Le bellezze del paesaggio hanno portato alla creazione del Parco nazionale del Crater Lake, istituito nel 1902, con una superficie di 645 kmq., che comprende, fra l'altro, un magnifico lago craterico.
La popolazione dello stato è aumentata da 13.294 ab. nel 1850 a 174.768 nel 1880, a 413.536 nel 1900, a 672.765 nel 1910, a 783.389 nel 1920, a 953.786 nel 1930. Essa vive distribuita in 35 contee, di diversissima capacità economica e demografica: la densità media generale al 1930 era di 3,8 ab. per kmq.: ma, mentre le contee sud-orientali, con clima semi arido, presentano valori bassissimi (le contee di Malheur e di Harney hanno 0,4 ab. per kmq.), le contee dell'ovest e del Columbia, in migliori condizioni ambientali, presentano densità notevoli: il valore più alto è offerto dalla contea di Multnomah con oltre 300 ab. per kmq. In questo caso, peraltro, l'altissima cifra è dovuta alla presenza dell'unico grande centro dello stato, Portland (301.815 ab.). Oltre Portland, superano i 10.000 abitanti, Astoria (10.349), Eugene (18.901), Klamath Falls (16.093), Medford (11.007), Salem (26.266), capitale dello stato.
Etnicamente lo stato presentava nel 1930 le seguenti cifre: Bianchi 937.029 (98,3%), Negri 2234 (0,2%); altre razze 14.523 (1,5%). I Bianchi indigeni e nati da genitori stranieri costituivano l'87,2%; i Bianchi nati all'estero l'11, 1% (105.475 individui). Dal punto di vista agricolo si osservano profonde differenze tra parte e parte: il numero delle farms era di 55.153 nel 1930, e la loro superficie rappresentava in quell'anno il 27% della superficie di tutto lo stato, ma mentre nelle contee di sud-est, a clima arido, tale valore si mantiene sempre al disotto di quello medio, le contee che si affacciano al fiume Columbia e quelle occidentali, offrono percentuali elevate. L'irrigazione ha assunto un notevole sviluppo ed è soprattutto diffusa nel bacino dello Snake e dei suoi affluenti, nei bacini dei fiumi Umatilla e Deschutes, e nei bacini chiusi meridionali.
Le principali produzioni riguardano grano, avena, patate, foraggi. Di grande importanza è la frutticoltura (meli, peri, susini ecc.), soprattutto nelle contee occidentali fra la catena Costiera e quella delle Cascate. La viticoltura è diffusa principalmente nelle contee di NO. Di grande importanza è il luppolo. Il patrimonio zootecnico dà per il 1933 le seguenti cifre: cavalli 154.000; muli 14.000; bovini 835.000; ovini 2.545.000 (per cui lo stato occupa uno dei primi posti nella Confederazione, con larga produzione di lana greggia); suini 221.000. Dal punto di vista minerario lo stato non ha grande importanza (produzione di piccole quantità d'oro e di altri metalli preziosi; carbone, pietre da calce e da costruzione ecc.). Nel 1930 risultavano occupate 409.645 persone di età superiore ai 10 anni: di queste il 26,2% nell'artigianato e nelle industrie, il 22,4% nel commercio e nelle comunicazioni, il 20% nell'agricoltura. Il numero degli operai occupati nell'industria sale da 14.459 nel 1899 a 65.505 nel 1929, per scendere a 42.267 nel 1931. Circa la metà sono nella contea di Multnomah, per la presenza del grande centro di Portland. Data la grande estensione delle foreste, l'industria principale è quella del legname, cui si aggiunge l'industria dei mobili e della carta; segue, per importanza di maestranze, l'industria delle conserve di frutta e di vegetali in genere.
Lo stato è provvisto di vie navigabili, offerte principalmente dal Columbia, dallo Snake e dal Willamette; i tratti inferiori del Columbia e del Willamette hanno visto sorgere porti di notevole traffico tra cui Portland. Le ferrovie contavano 6588 km. nel 1931. Grande importanza hanno la linea che da Portland scende verso il sud, risalendo la valle del Willamette, per entrare con due derivazioni in California e giungere a Los Angeles, e quelle transcontinentali, che usufruiscono delle grandi vallate del Columbia e dello Snake. Le zone meno provviste di ferrovie sono quelle aride del centro sud-est. I veicoli a motore erano 259.271 nel 1932.
Storia. - La colonizzazione della zona che forma lo stato odierno di Oregon ebbe luogo molto tardi. Non è affatto certo se il Drake sia arrivato sino qui. Dopo di lui gli Spagnoli, in cerca del "passaggio di nord-ovest", si misero a esplorare la costa, e nel 1603 Martino Aguilar giunse sino al 43° parallelo, dove disse di avere scoperto un grande fiume. Questo fiume divenne un'ossessione per tutti i viaggiatori successivi, che ripresero la loro esplorazione soltanto nella seconda metà del sec. XVIII, sotto la minaccia della colonizzazione inglese e russa. Nel 1774 Juan Pérez giunse sino al grado 54°, esplorando per la prima volta minutamente tutta la costa in modo che l'anno successivo Bruno Heceta poté sbarcare al grado 46° 9′ e prendere possesso formale del territorio. Nel 1778 Jonathan Carver affermò nel suo libro di viaggio che vi doveva essere un grande fiume sulla costa, sebbene nessun Bianco l'avesse mai visto, al quale egli diede il nome di Oregon, nome di origine del tutto misteriosa. Non sappiamo se egli traesse la sua conoscenza di questo fiume da racconti indiani o unicamente dal desiderio universale di trovare un fiume che servisse da passaggio verso l'Atlantico. Col trattato del 1819, la Spagna cedette agli Stati Uniti tutti i suoi diritti sulle terre a nord del 42° parallelo, cioè a nord del confine meridionale dell'Oregon. Però già verso la fine del sec. XVIII gli Americani e gl'Inglesi erano venuti a cozzare in questa zona, e la questione, nota sotto il nome di "questione dell'Oregon" o come "disputa del confine di nord-ovest", turbò i rapporti tra i due popoli per tutta la prima metà del sec. XIX. Nel 1792 l'americano Robert Gray scoprì il fiume leggendario, dandogli, dalla propria nave, il nome "Columbia", e assicurando così agli Stati Uniti, specialmente dopo la cessione dei diritti spagnoli, un chiaro titolo a tutto il territorio percorso da esso: titolo che fu anche rafforzato dagli esploratori Lewis e Clark nel 1805-1806. John Jacob Astor e la Pacific Fur Company fondarono Astoria alla foce del fiume; ma, scoppiata nel 1812 la guerra tra Inghilterra e Stati Uniti, essi preferirono vendere il territorio agl'Inglesi piuttosto che vederselo togliere con le armi. In seguito al trattato di Gand, si dovevano restituire tutti i territorî presi durante la guerra; ma gl'Inglesi dichiararono che questa regione era stata venduta, e pur consentendo nel 1818 a restituirla, non vollero permettere al governo americano di estendere il proprio confine sino al 49° grado. Le due nazioni si misero d'accordo per occupare la zona in comune per dieci anni. Ritiratasí la Spagna nel 1821 (con la ratifica del trattato del 1819), si fecero avanti nello stesso anno i Russi, pretendendo la costa sino al 5° parallelo, ma nel 1824 si misero d'accordo con gli Stati Uniti sul grado 54° 40′ di latitudine, che gli Americani considerarono sempre, sino alla liquidazione della controversia, come loro confine settentrionale. Però nel 1827 l'accordo anglo-americano del 1818 fu rinnovato sine die. Durante gli anni successivi l'Oregon continuò ad aumentare la sua popolazione pacificamente, ma un movimento si fece sentire nell'ovest per la definitiva sistemazione della questione, e nel 1844 il partito democratico vinse nelle elezioni nazionali dichiarando che bisognava giungere al 54° 40′ anche a costo di una guerra, dichiarazione confermata energicamente dal nuovo presidente Polk nel suo discorso inaugurale. Alla fine il governo, consigliato dal Senato, accettò più miti consigli, e col trattato del 1846 la frontiera fu fissata al 49° grado. Nell'agosto 1848 il Congresso costitituì il territorio di Oregon, che abbracciava allora anche gli stati presenti di Washington e di Idaho e parti di Wyoming e di Montana. Washington ne fu staccato ed eretto come territorio nel 1853. Il 14 febbraio 1859 l'Oregon fu ammesso all'Unione con i confini odierni.
Per una generazione le sommosse indiane continuarono ad agitare lo stato; tra esse sono specialmente degne di nota quelle dei Modoc e dei Shoshone. L'Oregon ha adottato il sistema per cui gli elettori hanno iniziativa di nuove leggi, sistema che sinora non ha dato risultati molto notevoli. La maggioranza della popolazione è repubblicana, ma spesso i democratici riescono a vincere nelle elezioni, specialmente in quelle governatoriali.
Bibl.: H. H. Bancroft, Oregon, voll. 2 (History of the Pacific states, XXIV-XXV), San Francisco 1886-88; W. Barrows, Oregon, the struggle for possession (American commonwealth series), Boston 1883; 7ª ed., 1892; T. Bulfinch, Oregon and Eldorado, Boston 1866; M. Fédix, L'Oregon et les côtes de l'Océan pacifique du nord, Parigi 1846; Gabriel Franchère, Narrative of a voyage to the northwest coast of America in 1811-14, trad. ed ed. di J. V. Huntington, New York 1854; W. H. Gray, History of Oregon (1792-1849), Portland Or. 1870; R. Greenhow, History of Oregon and California, Boston 1844; id., Memoir, historical and political, on the northwest coast of North America, Washington 1840; G. Hines, Oregon, its history, condition and prospects, New York 1859; Washington Irving, Astoria, voll. 2, Filadelfia 1836; H. J. Kelley, History of the settlement of Oregon, Springfield Mass. 1868; H. S. Lyman, History of Oregon, voll. 4, New York 1903; A. Ross, Adventures of the first settlers on the Oregon or Columbia River, Londra 1849; J. Schafer, History of the Pacific northwest, New York 1905; J. Q. Thornton, Oregon and California in 1848, voll. 2, New York 1855; B. Waterhouse, Oregon, or a short history of a long journey from the Atlantic Ocean to the region of the Pacific by land, from the notes of J. B. Wyeth, Cambridge 1833; G. Wilkes, History of Oregon, New York 1845; Journal of the constitutional convention of the state of Oregon, held at Salem... Aug. 17-Nov. 9, 1857, Salem 1882; Oregon Historical Society, Quarterly, Salem 1900 segg.; per ulteriore bibliografia: v.: C. W. Smith, Check-list of books and pamphlets relating to the history of the Pacific Northwest, Olympia 1909.