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di Federigo Tollemache - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Federigo Tollemache

Ricorre in Cv I V 2 E da ciò [l'aver D. scritto in volgare] brievemente lo [il pane, cioè il commento] scusano tre ragioni, che mossero me ad eleggerre innanzi questo che l'altro: l'una si muove da cautela di disconvenevole ordinazione, e al § 6 Dunque, a fuggire questa disordinazione, conviene questo comento, che è fatto in vece di servo a le 'nfrascritte canzoni, esser subietto a quelle in ciascuna sua ordinazione. Nel primo caso disconvenevole ha valore attributivo e il significato di o. risulta chiaro dalla spiegazione fornita da D. stesso nei §§ 4 e 5 (Quella cosa che più adorna... l'umana operazione ... si è l'abito di quelle disposizioni che sono ordinate a lo inteso fine... E così colui che è ordinato a l'altrui servigio dee avere quelle disposizioni che sono a quello fine ordinate). Nel secondo passo, invece, Busnelli-Vandelli tenderebbero a sostituire a o., pur suffragata dai manoscritti e perciò accolta nel testo critico, la congettura condizione (accolta dalla Simonelli) che, per il fatto che si richiama al § 5, risponderebbe meglio al senso (cfr. la nota ad l.).

Nella forma latina ‛ ordinatio ' ricorre due volte (Ep V 14 e VII 27), in una citazione dell'epistola di s. Paolo ai Romani (13, 2 " qui resistit potestati Dei ordinationi resistit "), da D. riportata solo parzialmente.

Vocabolario
ordinazióne
ordinazione ordinazióne s. f. [dal lat. ordinatio -onis, col sign. 1 e, nel lat. eccles., col sign. 3]. – 1. Raro e ant. col senso di ordinamento (cioè il dare ordine, assetto, regolare disposizione, e sim.). 2. a. Commissione di merce...
ordinare
ordinare v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme di oggetti, di elementi, ciascuno al...
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