ORBETELLO
Città della Toscana, della provincia di Grosseto, di fronte all'Argentario, alla estremità di una sottile penisola che si protende in mezzo ad una caratteristica laguna descritta da Strabone (v, 225). Essa è delimitata da due dighe, dette Tomboli, probabilmente formate per il deposito di terra portata dal fiume Albegna. Non si sa quale sia stato il nome di questo centro nell'antichità e su questo argomento si discute ancora. Strabone (v, 225) ricorda, dopo Cosa (v.) Porto Ercole e le lagune marine caratteristiche di O. e, presso il promontorio che guarda il golfo, un luogo di avvistamento dei tonni: μετὰ δὲ τὸ Ποπλώνιον Κόσαι Πόλις μικρὸν ὑπὲρ τῆς ϑαλάττης ἔστι δὲν κόλπῳ Βουνὸς ὑψηλός, ἐϕ᾿ οὗ τὸ κτίσμα ὑπόκειται δ ῾Ηρακλέους λιμὴν καὶ πλησίον λιμνοϑάλαττα καὶ παρὰ τὴν ἄκραν τὴν ὑπερ τοῦ κόλπου ϑυννοσκοπεῖον.
La località dovette essere abitata fin da epoca assai antica, nonostante che la cinta delle mura poligonali, del perimetro di circa m 1962, non sia anteriore alla fine del IV sec. a. C.
In occasione di un lavoro di rinforzo si scoprì che le mura non posavano direttamente sul fondo melmoso, ma su un piano formato da due pile di legni ed avevano davanti una protezione costituita da 3 file degli stessi legni di quercia e di pino, disposte ad una certa distanza l'una dall'altra.
Le tombe trovate sull'istmo e nelle immediate vicinanze della città provano che il luogo fu abitato dagli Etruschi in un periodo anteriore a quello della costruzione delle mura, che ci sono conservate.
I sepolcri consistevano in 2 o 3 vani scavati nella roccia oppure in tombe costruite. I buccheri trovati, che sono stati ultimamente raccolti in un Antiquarium, sono accompagnati da vasi italogeometrici nella necropoli Il Sale e da vasetti di imitazione corinzia nella necropoli Il Brilletto. In un periodo posteriore si hanno vasi etruschi a figure nere, tra cui un'anfora del tipo di Micali, vasi attici e qualche vaso in bronzo. La ceramica campana ci porta al III sec. a. C.; poi mancano ritrovamenti per cui si suppone che la città sia stata abbandonata o quasi.
Bibl.: G. Dennis, The Cities and Cemeteries of Etruria, Londra 1883, pp. 240-244; P. Raveggi, Orbetello antica e moderna, Grosseto 1933; M. Santangelo, L'Antiquarium di Orbetello, Roma 1954. Per le mura P. Raveggi, in st. Etr., VII, 1933, p. 413; G. Lugli, La Tecnica Edilizia Romana, Roma 1957, tav. XXII, p. 3. Per il supposto tempio di Giove Vicilino sotto le fondazioni del Duomo: R. Del Rosso, Polimnia, III, 1926, p. 9; E. Graziani, Il Duomo di Orbetello, Grosseto 1960. Per il nome antico: D. Anziani, in Mélanges d'Arch. et Hist., XXX, 1910, pp. 373-395.