ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec. d. C.
O. è ritratto di profilo con un ciuffo di capelli sulla fronte, bocca stretta e mento pronunciato. Veste tunica e toga. Quantunque l'intenzione di caratterizzare i lineamenti sia evidente, non si può escludere che si tratti di un ritratto ideale. Questa tarda immagine infatti è l'unica sicura che ci resti del poeta ed è nota la scarsezza di immagini di letterati latini riportabili all'inizio dell'Impero.
Secondo il Fuhrmann, O. è rappresentato in un frammento di rilievo ora a Boston (Schefold, 179), in cui appare un personaggio di mezza età sdraiato su di un letto conviviale, con una coppa ed un tralcio di vite nella mano sinistra. Il rilievo, stilisticamente prossimo all'arte della prima metà del I sec. a. C., rappresenta probabilmente un poeta dai motivi epicurei. I lineamenti del personaggio sono fortemente individualistici e non sembrano discordare con quelli che appaiono nel contorniato sopra descritto. Tuttavia appare opportuna qualche riserva sulla identificazione proposta, in attesa che l'autenticità del rilievo sia più autorevolmente confermata, non mancando in esso motivi iconografici e stilistici che lasciano perplessi.
Bibl.: H. Fuhrmann, in Am. Journ. Arch., XL, 1936, p. 43 ss.; K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, pp. 172, 36; 179, I.
(G. Sena Chiesa*)