ORAPOLLO Niloo
Scrittore egiziano, nato in Nilopoli. Non è sicuro che si debba identificare con il grammatico omonimo vissuto al tempo di Teodosio (379-395).
Scrisse un'opera intorno ai geroglifici, forse in lingua copta, di cui possediamo una versione greca di un ignoto Filippo (sec. XV), intitolata appunto Hieroglyphica. Il primo libro si suddivide in 70 paragrafi, il secondo in 119. Per lo più l'autore si pone due quesiti: "Che cosa significa il segno X", oppure: "Con quale segno è indicata la cosa Y". Tenuto conto degli errori che si possono essere introdotti nella traduzione, egli mostra una discreta conoscenza della scrittura egiziana. Dove però va fuori della retta via è nella parte esegetica, quando adduce i motivi per cui un certo segno corrisponde a una data idea. Ignorando lo sviluppo che ha avuto il sistema geroglifico, farnetica intorno al simbolismo, che avrebbe interceduto tra queste relazioni.
Ediz.: L'editio princeps è l'Aldina, Venezia 1505; una delle migliori è quella di C. Leemans, Amsterdam 1835, con note e segni geroglifici. Tra le versioni citiamo quella italiana di Pietro Vasolli, Venezia 1548; la francese di J. Martin (Parigi 1543); quella inglese del Cory (Londra 1840); quella tedesca di J. Herold (Basilea 1554).
Bibl.: G. Roeder, in Pauly-Wissowa, Real-Enc., VIII, col. 2313.