oppilazione
Compare solo in If XXIV 114, nella similitudine intesa a descrivere l'atteggiamento di Vanni Fucci tornato a riprendere la figura umana dopo essersi dissolto in un mucchio di cenere: E qual è quel che cade, e non sa como, / per forza di demon ch'a terra il tira, / o d'altra oppilazion che lega l'omo.
Già il tardo latino oppilatio era usato nel linguaggio medico per indicare l'occlusione di un canale anatomico; giustamente, quindi, il Buti spiega il termine come " ragunamento d'omori ch'entrino ellino, o li loro grossi vapori, nelli meati che sono dal cuore al cerebro e, chiusi quelli meati, cade l'uomo e diventa insensibile ".