OPAVA (ted. Troppau; A. T., 59-60)
Città della Cecoslovacchia, nella Slesia, presso il confine della Germania. È situata a 230 m. s. m. sul fiume Opava (bacino dell'Oder), dal quale deriva il nome, in un'ampia e fertile pianura. La parte antica della città (assai ben costruita) è cinta da parchi di là dai quali si estendono i nuovi sobborghi, tra i quali Kateřinky (ted. Katharein) a N., e Hradec (ted. Markt Grötz) a S., ove assai intensa è la vita industriale. Le principali industrie sono quelle tessili, metallurgiche, dello zucchero e dei liquori; il commercio è ostacolato dalla posizione di confine della città, e dalle difficili comunicazioni attraverso il rilievo montuoso dello Jeseník. La popolazione nel 1900 era di 26.725 ab., nel 1921 di 33.457 e nel 1930 di 36.083, in massima parte Tedeschi. Opava possiede diversi istituti d'istruzione pubblica e una biblioteca ricca di pregevoli opere. Per mezzo di una ferrovia è collegata a Moravská Ostrava, Praga e Bratislava.
Storia. - Viene ricordata per la prima volta alla fine del sec. XII. Nel 1247 ottenne dal re Venceslao I il diritto municipale e poco dopo divenne capitale del territorio che si sviluppò man mano dalla regione di Holasovice, provincia morava. Ma di un vero e proprio principato di Opava si può parlare soltanto nel 1318, quando Giovanni di Lussemburgo separò il territorio di Opava dalla Moravia. Nel 1348 Carlo IV dichiarò il principato di Opava feudo diretto della corona di Boemia. Ceduto nel 1485 al re di Ungheria Mattia Corvino, il principato di Opava ritornò sotto i re di Boemia soltanto nel 1511. Nel sec. XVI penetrò sia nel principato sia nella città di Opava il luteranesimo, il quale fra la popolazione tedesca trovò una rapida diffusione, caratterizzata da sanguinose rivolte contro il vescovo di Olomouc, alla cui diocesi il principato apparteneva, rivolte represse duramente. Nel 1613 il re Mattia diede il principato di Opava in feudo al principe Karl von Liechtenstein (v.), alla cui famiglia rimase fino al sec. XIX. Incorporato nel sec. XVII fra gli altri principati della Slesia, nel 1742, alla divisione della Slesia per effetto della guerra austro-prussiana, ne rimase all'Austria soltanto la parte meridionale. La città di Opava diventò sede dell'ufficio regio per tutta la parte rimasta e nel 1849 fu proclamata capitale della Slesia austriaca. Solo nel 1928 furono trasferiti gli uffici provinciali da Opava a Bruna.
Per il congresso di Troppau, v. alleanza, santa.
Bibl.: F. Ens, Das Oppaland, I-IV, Vienna 1835-37; G. Biermann, Geschichte der Herzogthümer Troppau und Jägerndorf, Teschen 1874; V. Prasek, Historická topografie země Opavské (La topografia storica della terra di Opava), Opava 1889; V. Prasek, Dějiny kraje Holasovského čili Opavského (La storia della regione di Holasovice ossia di Opava), Opava 1891; J. Zukal, Paměti Opavské (Le memorie di Opava), Opava 1912.