ONORIFICENZE
. È compito dello stato, quale supremo interprete della volontà sociale, rilevare le benemerenze dei cittadini e additarle alla generale considerazione mediante speciali forme di distinzioni onorifiche. Nel diritto pubblico italiano il re, quale suprema espressione della sovranità dello stato e quale unica fonte degli onori, dispone di varî mezzi per onorare i cittadini benemeriti, e cioè: 1. conferimento di uffici dello stato, fra cui alcuni essenzialmente onorifici (es. quello di ministro di stato); 2. concessione di titoli di nobiltà; 3. conferimento di ordini cavallereschi; 4. conferimento di altre onorificenze.
Si suole comprendere sotto il nome di onorificenze la concessìone da parte dello stato di una pubblica distinzione onorifica, generalmente accompagnata dall'autorizzazione a fregiarsi pubblicamente di speciali insegne. Pertanto rientrano nel campo delle onorificenze soltanto le distinzioni indicate nei numeri 3 e 4. La facoltà di fregiarsi delle insegne, dette anche decorazioni, costituisce il carattere differenziale tanto fra le onorificenze di diritto pubblico e quelle di diritto privato (cioè concesse da accademie, comitati e altre istituzioni simili) quanto fra le onorificenze di diritto pubblico e le altre concessioni onorifiche. Esse possono essere di due specie: ordini cavallereschi, altre onorificenze con diritto a decorazione. Rimandando ad altra voce la materia riflettente gli ordini cavallereschi, qui ci limiteremo a esporre quanto si attiene alle onorificenze. Queste, al pari degli ordini cavallereschi, rappresentano un pubblico riconoscimento dei meriti del decorato; ma, a differenza di quelli, il loro conferimento non dà diritto a fare uso di un titolo equestre.
Riguardo alla loro natura, le onorificenze semplici si possono distinguere in ricompense al valore, al merito, di anzianità e commemorative, a seconda che esse sono concesse per onorare atti di valore o altre benemerenze civili, o l'anzianità dei servizî, ovvero servono a ricordare un evento storico, come una guerra, una rivoluzione, ecc. L'elenco e la descrizione delle singole onorificenze, con i relativi regolamenti, sono dati sotto medaglia (XXII, pagine 681-684). Basti qui aggiungere che si possono collocare fra le onorificenze semplici e non fra gli ordini cavallereschi le due decorazioni della stella al merito del lavoro (creata nel 1923) e della stella al merito rurale (creata nel 1932), sebbene talora nel linguaggio corrente siano spesso designate col nome di ordini, e ciò per le ragioni dianzi accennate, ossia perché il loro conferimento non importa alcun grado cavalleresco.