CARLANDI, Onorato
Pittore, nato a Roma il 15 maggio 1848, s'inscrisse all'Accademia di belle arti -e vi ebbe a maestri il Coghetti, il Capalti, il De Sanctis. Esordì col dipinto La barca dei Cairoli (1871). Dell'anno seguente è il quadro I prigionieri di Mentana. Nel 1880 era a Londra. Visse qualche tempo in Inghilterra, dove rimase affascinato dai vecchi maestri dell'acquarello. Iniziatasi con quadri di soggetto patriottico, la pittura del C. si volse così al paesaggio. Intorno al 1900 dipinse di preferenza gli ulivi presso Tivoli. Ha guardato sempre alla natura e ha sempre dipinto dal vero, ma senza ripetersi. Conosce le piante, le disegna e colora ad olio e ad acquerello, indorando a suo modo i boschi, gli stagni, i prati, il Tevere ehe ha rappresentato dalla sorgente alla foce, in una moltitudine di acquerelli. La sua arte si è sempre rinnovata dinnanzi agl'incanti solenni dell'Agro romano. Gallerie italiane e straniere possiedono suoi dipinti.
Bibl.: D. Angeli, O.C., in La rassegna internazionale, 1° dicembre 1901, pp. 310-20; L. Cállari, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911; L. Bénédite, Storia della pittura del secolo XIX, trad. it. di G. Fogolari, Milano 1915, pag. 563; F. Sapori, in Emporium, L (1919), pp. 283-95; id., O.C. nel suo cinquatenario artistico, Milano 1922; D. Angeli, Le cronache del Caffè Greco, Milano 1930, pp. 121-32; A. Colasanti, La Galleria Nazionale d'arte moderna in Roma, Roma-Milano s. a.; P. Scarpa, Artisti contemporanei, Milano s. a., pp. 33-36.