FRAGNITO, Onofrio
Nacque a San Giorgio la Molara, presso Benevento, il 2 nov. 1871 da Giorgio, agricoltore, e da Filomena Rossi. Compiuti gli studi classici a Benevento, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Napoli. Durante il corso di laurea fu allievo interno nell'istituto di istologia e fisiologia generale diretto da G. Paladino, ove ebbe modo di impratichirsi delle tecniche istologiche. Assistente volontario e poi effettivo presso la clinica neuropsichiatrica diretta da L. Bianchi, si dedicò allo studio della neurologia. Conseguì la libera docenza in clinica delle malattie nervose e mentali nel 1906 e nel 1907 vinse il concorso per la direzione del manicomio di Aversa. L'anno successivo fu incaricato dell'insegnamento della neuropsichiatria nell'università di Sassari. Vinto il concorso per l'insegnamento della disciplina, nel 1911 fu chiamato all'università di Siena.
Preside di facoltà nel 1918-19 e rettore magnifico per due bienni, dal 1921 al 1924, durante il primo conflitto mondiale il F. fu richiamato in servizio con il grado di tenente colonnello medico e organizzò a Siena un centro neurologico per feriti con 600 posti letto. Inoltre riuscì a istituire la nuova sede della clinica delle malattie nervose e mentali dell'università presso l'ospedale di S. Maria della Scala. Trasferito nell'università di Catania il 16 dic. 1924, vi rimase per tre anni, ricoprendo anche qui l'incarico di rettore magnifico. Nel 1927 fu chiamato all'università di Napoli, alla direzione della clinica delle malattie nervose e mentali.
Il F. indagò le caratteristiche anatomo-funzionali e gli aspetti patologici e clinici del sistema nervoso, producendo una serie di lavori di altissimo valore.
Fornì anzitutto l'importante dimostrazione - in un primo tempo sottovalutata - che oltre la glia di origine endodermica esiste nel tessuto nervoso una categoria di cellule interstiziali di origine mesodermica (Nuove ricerche su la genesi ed i rapporti mutui degli elementi nervosi e nevroglici, in Annali di nevrologia, XVI [1898], pp. 81-118, in collab. con F. Capobianco); e illustrò le principali caratteristiche embriogeniche e morfologiche degli elementi nervosi (Kann die Nervenzelle als Einheit im embryologischen Sinne gelten?, in Zentralblatt für Nervenheilkunde und Psychiatrie, XI [1900], pp. 1-5; Su la genesi dei prolungamenti protoplasmatici della cellula nervosa, in Annali di nevrologia, XXII [1904], pp. 375-384; Su le vie di conduzione nervosa extra-cellulari, ibid., pp. 433-448; Su la genesi delle fibre nervose centrali e il loro rapporto con le cellule ganglionari, ibid., XXIII [1905], pp. 1-11; La prima apparizione delle neurofibrille nelle cellule spinali dei vertebrati, ibid., pp. 436-442; Su le vie di conduzione nervosa extra cellulari, in Riv. di freniatria, XXXI [1905], pp. 72-87; Le fibrille e la sostanza fibrillogena nelle cellule ganglionari dei vertebrati, in Annali di nevrologia, XXV [1907], pp. 209-224; Ancora sulla genesi delle neurofibrille, in Anatomischer Anzeiger, XXXII [1908], pp. 314-319). Recò inoltre interessanti contributi di ordine istopatologico (Lesioni del reticolo fibrillare endocellulare nelle cellule midollari per lo strappo dello sciatico e delle relative radici spinali, in Riv. sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali, XXXI [1905], pp. 383-386, in collab. con A. Donaggio; Reperto anatomopatologico in un caso di paralisi spinale spastica eredo-famigliare e considerazioni cliniche sulla spasticità acquisita e congenita, in Annali di nevrologia, XXIX [1911], pp. 319-349).
Finissimo semeiologo e diagnosta, il F. fu autore di importanti studi clinici, sia in campo psichiatrico (La frenosi sensoria, ibid., XXIII [1905], pp. 169-206; I disturbi psichici nella sclerosi laterale amiotrofica, ibid., XXV [1907], pp. 273-287), sia soprattutto nell'ambito neuropatologico (si ricordano: Contributo alla casistica delle paralisi pseudobulbari, ibid., XXXI [1913], pp. 229-247; Sull'atassia frontale, in Riv. italiana di neuropatologia, psichiatria ed elettroterapia, VIII [1915], pp. 210-223; Di una particolare modalità di sciatica spasmodica, ibid., X [1917], pp. 115-122; Tumore rolandico e mioclonia, in Arch. di antropologia criminale, psichiatria e medicina legale, XL [1920], pp. 229-240; Sull'encefalite letargica (con particolare riguardo ai sintomi cerebellari e al supposto centro ipnico), in Atti della R. Accad. dei fisiocratici in Siena, s. 8, CCXXX [1920], 12, pp. 43-58). Del F. deve ancora essere ricordata la collaborazione a due grandi opere: Nozioni di semeiotica e diagnostica neuropatologica con particolare riguardo alle malattie chirurgiche, IX volume del Trattato di semeiologia fisica e diagnostica chirurgica generale e speciale, a cura di D. Taddei (Torino 1931), e Malattie degli emisferi cerebrali, in Medicina interna. Manuale pratico per medici e studenti…, diretto da A. Ceconi, IV, ibid. 1932, pp. 1-142; oltre agli apprezzati volumi Perizie neuropsichiatriche, Napoli 1950 (2ª ed., ibid. 1955) e Semeiotica e diagnostica neuropatologica, ibid. 1954, in collab. con M. Gozzano, uno dei migliori allievi della sua brillante carriera didattica.
Il F. morì a Napoli il 1° marzo 1959.
Fonti e Bibl.: Necr. in La Riforma medica, LXXIII (1959), 1, pp. 315 s.; in Rendiconti ed atti della Accad. di scienze mediche e chirurgiche, CXIII (1959), p. 9; Prof. O. F. direttore della clinica neurologica nella r. università di Napoli, in Annali Ravasini, XV (1937), pp. 250 s.; P. Baldi, O. F. e la scuola neuropsichiatrica di Napoli, in Rass. di studi psichiatrici, XLVIII (1959), pp. 479-487; M. Gozzano, Ricordo di O. F., in La Riforma medica, LXXIV (1960), pp. 441-444.