online education
<ònlain ediukèišn> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Locuzione che ha assunto rilevanza a seguito del pionieristico lavoro di Lynda Harasim (Online education: perspectives on a new environment, 1990) che, già prima della diffusione del web, intravedeva nella comunicazione online non solo una nuova possibilità tecnologica, ma anche un nuovo paradigma metodologico e pedagogico in virtù delle potenzialità di negoziazione e costruzione della conoscenza presenti nei web forum e nei sistemi di web conference. Con l’inizio del nuovo millennio la locuzione si è affermata nel lessico pedagogico; pur essendo spesso identificata con il termine , essa mantiene un significato più generale, meno vincolato alle specifiche vicissitudini tecniche e metodologiche proprie di quest’ultimo, poiché contrassegna un territorio dell’educazione distinto da quelli caratterizzati dal rapporto faccia a faccia o dalla comunicazione attraverso mass media o dal personal computer offline. La rete assume il carattere di un nuovo habitat che si aggiunge e si interseca con quello reale, diventa sede di una nuova condizione antropologica, di nuove forme di percezione, esperienza, relazione e conseguentemente anche di apprendimento e costruzione di conoscenza sempre più caratteristiche delle nuove generazioni (nativi digitali o net generation). All’interno di questo quadro l’educazione online si presenta come componente di un processo più generale di partecipazione e appartenenza sociale; se questi aspetti si presentano intrinsecamente connessi all’evoluzione di Internet, ci sono anche specifiche istanze che dalla o. e. vengono indirizzate alle istituzioni educative, indotte a rivedere le loro stesse finalità: in particolare oggi la o. e. richiede alla scuola un impegno a sviluppare una nuova riguardante l’impiego della rete, connotata da senso critico, responsabilità, partecipazione, inclusione e cittadinanza, tutti elementi significativi delle politiche europee del primo ventennio di questo millennio.