ondiola
s. f. Piccolo strumento musicale provvisto di una tastiera simile a quella di un pianoforte, ma privo di cassa armonica.
• Nel salotto gli strumenti musicali e i suoi oggetti. […] E le curiose ondiole, piccole tastiere che negli anni Cinquanta anticipavano quelle elettroniche. [Giacinto] Scelsi componeva senza scrivere la sua musica. La registrava e consegnava poi le bobine ad esperti trascrittori. (Lidia Lombardi, Tempo, 13 novembre 2010, p. 23, Omnibus) • «Piuttosto, è andato davvero bene il convegno dedicato a Giacinto Scelsi, nel municipio di Gradisca, tanto che, per la prima volta, il presidente della fondazione Isabella Scelsi, Nicola Sani, ha fatto ascoltare le improvvisazioni che il maestro faceva all’ondiola, il suo strumento. E anche la mostra dedicata allo stesso Scelsi è andata bene» (Tullio Angelini riportato da Alex Pessotto, Piccolo, 30 novembre 2010, p. 28, Cultura-Spettacolo) • Sul palco un trio di musicisti del panorama jazz e contemporaneo: il pianista Ciro Longobardi, il contrabbassista Daniele Roccato e il percussionista Michele Rabbia. Lo spettacolo si intitola «In nomine» e si ispira alla scrittura musicale del compositore Giacinto Scelsi, le cui partiture nascevano dalle sue improvvisazioni al pianoforte e all’ondiola. (Mario Basile, Repubblica, 31 ottobre 2014, Napoli, p. XIV).
- Già attestato nel Corriere della sera del 6 aprile 1963, p. 8, Spettacoli (Vittorio Franchini).