ondeggiare
Si registra una sola volta, nella forma dell'infinito sostantivato, in Pd IV 115 Cotal fu l'ondeggiar del santo rio / ch'uscì del fonte ond'ogne ver deriva, " espansio sermonis " (Benvenuto), cioè il fluire del discorso di Beatrice, che deriva da Dio.
" Presa l'imagine - nota l'Albini (Il c. IV del Paradiso, rist. in Lett. Dant. 1406) - che la verace sapienza scorre come ruscello dalla sorgente immensa, imagine schiettamente dantesca (e ricordiam pure con Pietro Alighieri i due gliconèi iniziali d'uno de' metri di Boezio de cons. phil. III, 12, ‛ Felix qui potuit boni / fontem visere lucidum '), l'ondeggiar dice convenientemente e vivamente il venire di quella sapienza a irrigare l'anima desiderosa ". Cfr. il v. 119 il cui [di Beatrice] parlar m'inonda.