onde spettrali
Onde regolari rappresentative e non fisiche. Tali onde sono interpretate con onde stokiane rese lineari e sono specificate con un’altezza uguale a quattro volte la radice quadrata del momento di ordine zero dello spettro e con un periodo uguale al periodo di picco (inverso della frequenza di picco in corrispondenza della quale lo spettro assume il suo valore massimo). Il momento in questione coincide con l’area sottesa dallo spettro stesso. È di rilievo osservare che l’altezza dell’onda spettrale viene a coincidere con l’altezza dell’onda significativa quando si adotta la distribuzione convenzionale di Rayleigh per le altezze delle onde marine, mentre il periodo dell’onda spettrale risulta maggiore del periodo dell’onda significativa di una quantità che dipende dalla condizione di profondità del fondo (5% su profondità infinita). Le modifiche che le onde spettrali subiscono nella propagazione degli stati di mare dal largo verso riva, sino alla zona sottocosta, sono conseguenti a quelle presentate dagli spettri di energia dai quali esse derivano; sono dovute ai processi sperimentati dalle onde regolari fisiche ai quali si aggiunge il processo di saturazione che controlla la crescita degli spettri in frequenza e che riporta, attraverso l’attivazione di dissipazioni superficiali di energia, tali spettri a particolari forme limite quando queste tendono a essere superate. Le modifiche non riguardano comunque il periodo, in quanto esso si mantiene costante durante la propagazione, data l’invarianza della frequenza di picco. Naturalmente, l’altezza delle onde spettrali non può superare quella relativa alle condizioni di frangimento. Le onde spettrali trovano attualmente un impiego sempre più frequente rispetto a quello presentato dalle onde significative.