onde significative
Onde definite, intorno al 1945, come le onde marine più severe e ben formate presenti negli stati di mare, e successivamente, intorno al 1950, come le onde regolari identificate con le onde caratteristiche costruite in base alla frazione 1/3 delle onde marine più alte. Con la seconda definizione, più razionale della prima, le onde significative risultano onde rappresentative e non onde fisiche e, di conseguenza, descrivono gli stati di mare attraverso un approccio sintetico. Le modifiche che le onde significative subiscono nella propagazione degli stati di mare dal largo verso riva, sino alla zona sottocosta, vengono determinate, nei diversi modelli matematici resi via via disponibili, considerando i processi che sperimentano le onde regolari fisiche durante la loro propagazione sulle profondità decrescenti. Tra i processi più importanti sono da ricordare quelli di shoaling e di rifrazione, che comportano la conservazione del flusso di energia tra ortogonali d’onda contigue e che tendono a disporre i fronti d’onda parallelamente alle batimetriche, soprattutto in corrispondenza delle profondità limitate e basse. Le modifiche prese in esame riguardano principalmente la direzione del moto ondoso (coincidente con quella presentata dalle ortogonali d’onda), l’altezza d’onda e la lunghezza d’onda ma non il periodo significativo, in quanto quest’ultimo viene assunto a priori come invariante rispetto alla propagazione. Le modifiche possono condurre sia a un decremento, sia a un incremento dell’altezza d’onda, tenuto conto che l’incremento può verificarsi, in particolari situazioni, anche se si introduce il processo conseguente alle dissipazioni di energia per l’attrito al fondo. Naturalmente, le altezze delle onde significative non possono superare le altezze di frangimento avendo presente, tra l’altro, che il processo che controlla la condizione indicata può attivare dissipazioni superficiali di energia anche rilevanti. Le onde significative hanno trovato largo impiego sia nel proporzionamento delle strutture marittime, sia nello studio del regime dei litorali.