Onda verde
loc. s.le f. Movimento di protesta nato in Iran nel 2009, a seguito della contestata rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad, contraddistinto dal colore verde adottato dal candidato sconfitto Mir-Hosein Musavi.
• Le ruggenti minacce nascondono però le difficoltà del governo di Teheran, il quale deve ora far fronte a un’Onda verde tornata in strada, a distanza di un anno, con slogan e toni ben più radicali che in passato. (Siavush Randjbar-Daemi, Europa, 16 febbraio 2011, p. 5, Primo Piano) • So che l’Onda verde ha stretto contatti con membri del clero di Qom o di Teheran; so che ha aperto canali che le consentono di ricordare agli elementi meno compromessi dei Guardiani della Rivoluzione che in Iran mancano pochi minuti all’ora X, che resta loro poco tempo, molto poco, per evitare di conoscere la sorte di solito riservata ai sicari delle tirannidi decadute. Non mi meraviglierei nemmeno se gli appelli alla secessione fossero ascoltati e seguiti da effetto. (Bernard-Henryi Lévy, trad. di Daniela Maggioni, Corriere della sera, 7 marzo 2013, p. 44, Idee & opinioni) • «Avverto il peso sulle spalle e spero di essere un onesto difensore delle vostre richieste», ha aggiunto [Hassan] Rohani, precisando che l’Iran «è disponibile a rafforzare i legami internazionali in tutti i campi». Poi, mossa inusuale, un ringraziamento all’ex presidente riformista Mohammad Khatami, caduto in disgrazia dopo le proteste dell’Onda verde nel 2009, che in campagna elettorale lo aveva apertamente appoggiato. (Luca Geronico, Avvenire, 21 maggio 2017, p. 6, Primo piano).
- Composto dal s. f. onda e dall’agg. verde.
- Già attestato nella Repubblica del 10 giugno 2009, p. 16, Politica estera.