Ramo della medicina che studia i tumori dal punto di vista morfologico e clinico. L’o. è nata intorno alla metà del 19° sec., grazie alle ricerche di R. Virchow che hanno posto le basi della patologia cellulare: si è visto così che le neoplasie sono composte da elementi cellulari, simili a quelli dei tessuti normali dai quali differiscono per il modo disordinato e per le anomalie con cui si riproducono. Le conoscenze acquisite e le scoperte nei vari settori della ricerca sono alla base dei progressi dell’o. osservati dal punto di vista clinico: diagnosi precoci per una migliorata opera di prevenzione (individuazione di fattori di rischio, attuazione di programmi di screening periodico ecc.); perfezionamento delle tecniche di immagine (scintigrafia, tomografia computerizzata, risonanza magnetica nucleare e PET, tomografia a emissione di positroni); più efficaci interventi terapeutici (nuovi moduli di polichemioterapia e di radioterapia, progressiva, affermazione della terapia del dolore, impiego terapeutico degli anticorpi monoclonali per veicolare nell’interno delle cellule neoplastiche sostanze antiblastiche o radioattive).