oncofisica
s. f. Settore che studia le strutture fisiche delle cellule cancerose per consentirne la penetrazione da parte di preparati farmacologici.
• «Il nostro organismo è come un castello dove, in una stanza, la principessa è tenuta prigioniera dal male: sappiamo molto bene come uccidere il male ma la difficoltà è arrivare a quella stanza. Abbiamo coniato una nuova terminologia, “oncofisica del trasporto”» (Mauro Ferrari intervistato da Alessandra Turchetti, Avvenire, 4 luglio 2013, p. 17) • A oggi, solo a Houston, sono una dozzina gli studi clinici che riguardano l’oncofisica del trasporto. «Entro dieci anni i nanofarmaci saranno la norma, non l’eccezione. Basti pensare che il nab-paclitaxel, nanofarmaco approvato nel 2005 negli Usa, è già un block buster e uno dei 20 farmaci più usati in oncologia» precisa [Mauro] Ferrari. (Francesca Cerati, Sole 24 Ore, 20 aprile 2014, p. 10, Nòva24).
- Composto dal confisso onco- aggiunto al s. f. fisica.