omicidio rituale
Il tema dell'o.r., come accusa di versare sangue umano per riti religiosi, compare nell'antichità come calunnia anticristiana, e quindi dal Medioevo fino al 20° sec. come calunnia antiebraica. La storiografia più accreditata ha mostrato che la cosiddetta "accusa del sangue" apparve in chiave antiebraica nel 12° sec. in Inghilterra e si diffuse, con notevoli variazioni, nei periodi successivi in tutta Europa, con particolare incisività nelle valli del Reno, nel Nord Italia, in Polonia e in Russia. Il nucleo centrale dell’accusa si fonda sulla credenza o leggenda che per i loro riti, e in particolare durante quelli pasquali, gli ebrei uccidessero un bambino cristiano utilizzandone il sangue per la preparazione del pane azzimo. Particolare rilevanza assunse il famoso caso di Simonino di Trento, avvenuto nel corso del 1475, di cui si conserva una ricca documentazione legata al processo. Il culto di Simonino ebbe vasta diffusione attraverso testi a stampa e materiali iconografici e fu abolito dalle autorità ecclesiastiche solo nel 1965. La diffusione della "accusa del sangue" contribuì, nel corso del 19° sec., alla creazione dello stereotipo calunnioso dell'o.r. come caratteristica dell'ebraismo; stereotipo che finì per diventare una componente organica dell'ideologia e della propaganda antisemita (➔ ).