Scrittore turco (Gönen, Balikesir, 1884 - İstanbul 1920). Si dedicò alla carriera militare, combattendo nella guerra di Libia e in quella balcanica, prima di dedicarsi all'insegnamento e alla letteratura. Collaborò alle riviste letterarie Genç Qalemler ("Le giovani penne") e Tuna ("Danubio"); fu tra i principali interpreti del nazionalismo turco. Nelle sue novelle, in cui si esaltano la moralità e la civiltà del popolo turco, si fa uso di una sottile satira nella descrizione di paesaggi e ambienti, utilizzando un linguaggio originale e crudo, che rende i suoi scritti accessibili al popolo. Oltre alle sue numerosissime novelle, di cui la più famosa è Bombā ("La bomba", post., 1938), O. S. ci ha lasciato poesie, saggi, racconti per bambini e romanzi.