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OMEOTERMIA

di Ettore REMOTTI - Enciclopedia Italiana (1935)
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OMEOTERMIA. (dal gr. ὅμοιος "uguale, costante" e ϑερμός "calore")

Ettore REMOTTI

. È la condizione offerta, nella serie animale, dagli Uccelli e dai Mammiferi, nei quali la temperatura del corpo rimane costante, indipendentemente dal continuo variare delle quantità di calore prodotte nei processi metabolici, nonché delle condizioni termiche dell'ambiente. Le più o meno limitate oscillazioni che tale temperatura presenta intorno a un valore medio, caratteristico da specie a specie, seguono una curva essenzialmente riferibile al ritmo diurno di attività e di riposo, e invertibile con l'eventuale invertirsi di questo. Tale costanza termica è assicurata dal giuoco di meccanismi regolatori, controllati dal sistema nervoso vegetativo e centrale, e costituiti gli uni (termoregolazione chimica) da variazioni dell'intensità del ricambio, gli altri (termoregolazione fisica) da dispositivi che modificano - favorendola o limitandola - la dispersione di calore nell'ambiente. Questi secondi, che devono ritenersi conquista filogeneticamente più recente in progressiva sostituzione della regolazione metabolica, sono riconducibili ai fenomeni vasomotori cutanei, alla secrezione sudoripara e alla polipnea fisiologica, con varia importanza dell'uno o dell'altro dispositivo secondo le specie (v. termoregolazione). Concorrono anche a limitare la dispersione termica il più o meno spesso strato adiposo sottocutaneo nonché il rivestimento di penne o di peli, la cui funzione può essere regolata sia dalla diversa densità in rapporto alle mute stagionali, sia dalla possibilità di variare lo strato coibente d'aria per il giuoco dei muscoli erettori (v. tegumentario, sistema).

Attraverso tale condizione di costanza termica, Uccelli e Mammiferi realizzano, in confronto delle altre forme che sono in piena balia delle condizioni ambientali, l'indipendenza dal fattore temperatura e, con ciò la massima possibilità di diffusione e dominio nel mondo terrestre, anche se il più intenso dispendio energetico crei per essi più continue e pressanti esigenze d'ordine alimentare. Interessante a questo riguardo osservare come negli omeotermi i processi metabolici siano, in confronto degli eterotermi, non solo indipendenti dalla temperatura esterna, ma pure considerevolmente più elevati a parità di questa: ché, se la termoregolazione chimica adegua - momento per momento - ai bisogni dell'organismo l'intensità dei fenomeni energetici, le condizioni generali del più elevato ricambio sembrano, negli omeotermi, insite nei loro stessi tessuti, indipendentemente dalle coordinazioni vascolari e dal dominio del sistema nervoso. Comunque, l'omeotermia deve considerarsi conquista graduale in senso ontogenetico e filogenetico. Nell'ontogenesi, perché essa compare solo alla nascita o dopo di questa, a momenti diversi secondo la specie, mentre manca sempre negli embrioni. Nella filogenesi, perché risulta raggiunta in vario grado nelle diverse specie e in misura compiuta solo nelle superiori. Mentre, infatti, fra gli Uccelli, l'elevata temperatura corporea sembra, in molti casi, legata più a una particolare intensità metabolica che alla sensibilità di meccanismi regolatori, fra i Mammiferi non mancano forme (i Monotremi e, in particolare, l'Echidna), le quali per la deficienza di termoregolazione fisica, onde soccombono facilmente a temperature elevate, possono ritenersi stadî di passaggio agli eterotermi. Come pure per i mammiferi ibernanti (v. letargo) si può parlare di una incompleta omeotermia, tanto più che essi anche da svegli presentano notevole ampiezza di oscillazione. Tuttavia una fondamentale possibilità regolativa riappare durante lo stesso letargo, quando si ridestano per temperature esterne troppo basse e combattono, con nuova produzione di calore, il pericolo di un eccessivo raffreddamento. D'altro lato, indizî di capacità di regolazione si intravvedono anche fra gli eterotermi: così, fra i Rettili, l'Uromastix dei deserti sembra difendersi dai calori eccessivi riducendo, con la retrazione dei cromatofori, la funzione assorbente del pigmento cutaneo. Analoghi indizî di una tendenza, con mezzi chimici e fisici, all'omeotermia, almeno nell'intervallo fra 13° e 23°, ritornano pure fra gl'Insetti. In questi stessi limiti è mantenuta la temperatura nelle collettività delle api, regolata dall'attività metabolica e muscolare dei suoi componenti, che continuamente si avvicendano tra le parti esterne più fredde e quelle interne dell'alveare o del grappolo.

Vedi anche
termoregolazione In fisiologia, complessa funzione, propria degli animali omeotermi (Uccelli e Mammiferi), che consente all’organismo di conservare la temperatura corporea a un livello costante mantenendo l’equilibrio tra i processi di termogenesi e quelli di termodispersione (o termolisi). La termogenesi è un processo ... letargo Forma di vita latente che comporta un rallentamento reversibile delle funzioni vitali fondamentali, in cui cadono invertebrati e Vertebrati, e che può essere determinata da influenze intrinseche ed estrinseche. È chiamato anche impropriamente ibernazione, perché le prime osservazioni su tale fenomeno ... Uccelli Classe (Aves) di Vertebrati omeotermi. 1. Morfologia Il corpo degli Uccelli è sostenuto nella deambulazione dai soli arti posteriori; gli anteriori sono trasformati in ali atte al volo e aderenti al corpo durante la deambulazione e il riposo. Le mascelle sono rivestite di un astuccio corneo (becco ... temperatura Grandezza fisica che determina gli scambi spontanei di calore tra corpi diversi, il calore spontaneamente fluendo sempre dal corpo a temperatura superiore a quello a temperatura inferiore. ● In modo soggettivo, la temperatura di un oggetto può essere confrontata con quella del corpo umano mediante la ...
Altri risultati per OMEOTERMIA
  • omeotermia
    Enciclopedia on line
    In biologia, condizione di stabilità termica del corpo, per cui, entro certi limiti, la temperatura rimane stazionaria, indipendentemente dalle oscillazioni termiche dell’ambiente e dal variare della quantità di calore prodotto nei processi metabolici. Si trova negli Uccelli e nei Mammiferi (animali ...
  • omeotermia
    Dizionario di Medicina (2010)
    Condizione di stabilità termica del corpo, per cui, entro certi limiti, la temperatura rimane stazionaria, indipendentemente dalle oscillazioni termiche dell’ambiente e dal variare della quantità di calore prodotto nei processi metabolici. Si trova nei Mammiferi e negli Uccelli (animali a sangue caldo, ...
  • omeotermia
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    omeotermìa [Comp. di omeo- e -termia] [BFS] La condizione di sensibile costanza della temperatura corporea, caratteristica dei Mammiferi e degli Uccelli, cosiddetti animali omeotermi o a sangue caldo, ottenuta mediante la capacità che essi hanno di regolare automaticamente (termoregolazione), al variare ...
Vocabolario
omeotermìa
omeotermia omeotermìa s. f. [comp. di omeo- e -termia]. – In biologia, condizione di stabilità termica del corpo, per cui la temperatura rimane, entro certi limiti, costante indipendentemente dalle oscillazioni termiche dell’ambiente e...
omeotèrmo
omeotermo omeotèrmo agg. e s. m. [comp. di omeo- e -termo]. – In biologia (in contrapp. a eterotermo o pecilotermo), di animale, detto anche a sangue caldo, caratterizzato da omeotermia.
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