omeopatia
Sistema medico secondo il quale le malattie possono essere trattate con dosi infinitesimali di prodotti in grado di indurre, quando assunte in dosi consistenti, gli stessi sintomi della malattia che si intende guarire. Il termine omeopatia venne coniato verso la fine del XVIII sec. dal medico tedesco Christian Friedrich Samuel Hahnemann. L’omeopatia si basa dunque su un principio di ‘similitudine’ (similia similibus curentur). In base a questo principio, le sostanze che causano i sintomi della malattia nelle persone sane possono curare quegli stessi sintomi nelle persone malate. Il rimedio omeopatico Allium cepa, per es., è derivato dalla comune cipolla che, come è noto, può provocare lacrimazione e irritazione negli occhi e nel naso. L’Allium cepa, secondo la teoria omeopatica, può allora essere prescritto a pazienti sofferenti di febbre da fieno, specialmente quando questa interessi principalmente il naso e gli occhi. Al fine di evitare possibili effetti tossici, viene utilizzata la tecnica delle diluizioni seriali (detta anche potenza). Le potenze sono in genere diluizioni 1 a 10 (D: decimali) o 1 a 100 (C: centesimali), nelle quali una parte di sostanza viene diluita in 9 parti di diluente (oppure in 99 parti) e successivamente dinamizzata, ovvero agitata con forza (secondo un procedimento chiamato succussione). In un rimedio con potenza 12C, la sostanza originaria è stata diluita per dodici volte, ogni volta 1 a 100, il che equivale dal punto di vista fisico a non poter più evidenziare molecole della sostanza di base perché la diluizione va ampiamente oltre il numero di Avogadro (6,02×1023). Molti rimedi omeopatici derivano da piante quali la belladonna, l’arnica e la camomilla. Altri rimedi sono derivati da minerali quali il mercurio e lo zolfo. Altri ancora da prodotti animali quali l’inchiostro di seppia (sepia) e il veleno di serpente (lachesis). Nella comunità scientifica è tuttora aperto il dibattito sulla possibile efficacia terapeutica dell’omeopatia rispetto all’effetto placebo.
→ Medicina complementare e alternativa