OM[B]RIKOS (ΟΡΣΟΜ, ῎Ομ[β]ρικος)
Figura dall'aspetto di satiro danzante, rappresentata su un cratere corinzio da Cerveteri (al Museo del Louvre), decorato con una scena che, secondo l'ipotesi più recente (Bieber), risulterebbe tratta da una commedia: la cattura e la punizione dei ladri di vino. L'iscrizione fu variamente interpretata dal Körte come un soprannome di Dioniso, in uso presso quelli di Alicarnasso; da Ch. Fränkel come l'etnico di uno schiavo umbro (tesi accettata dal Payne); lo Schnabel tradusse il nome come "Spirito che reca la pioggia" e la Bieber, più genericamente, intese questo e gli altri due nomi che compaiono sul cratere, ῎Ευνους ed ᾿Οϕέλανδρος (v.), come denominazione di "Spiriti benefici" che presiedono al supplizio dei ladri, accompagnandolo con danze bacchiche.
Bibl.: C. V. A., Louvre, E, 632; O. Höfer, in Roscher, III, 1897-909, c. 867, s. v., con bibl. precedente; L. Körte, in Jahrbuch, VIII, 1893, p. 91; Ch. Fränkel, in Rhein. Museum, LXVII, 1912, p. 104; P. Kretschmer, in Glotta, VI, 1915, p. 307; id., ibid., XXI, 1933, p. 116; M. Bieber, Denkmäler zum Theaterwesen, Berlino 1920, p. 129, n. 72 b, fig. 123 ab; A. Griefenhagen, Eine attische schwarzfigurige Vasengattung, Königsberg 1929, p. 67; H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, n. 1178, p. 122, nota 2; p. 163, n. 15; J. Schmidt, in Pauly-Wissowa, XVIII, i, 1939, c. 349, s. v.; M. Bieber, The History of Greek and Roman Theater, Princeton 1961, p. 38 s., fig. 132.